LA RICHIESTA «Sacchetti? Lo vogliamo algherese» Il consigliere Piras rilancia l'idea della cittadinanza onoraria al coach » ALGHERO «Si riprenda in mano l'iniziativa avviata per conferire la cittadinanza onoraria a Meo Sacchetti». Sulla spinta delle forti emozioni vissute domenica scorsa al PalaSerradimigni di Sassari, di cui è abituale frequentatore, il consigliere comunale Emiliano Piras lancia il sasso. L'esponente dell'Ncd, che ancora si diletta nei campionati amatoriali di pallacanestro insieme al collega del Pd Enrico Daga, al portavoce del sindaco Guido Zoagli e ad altre "vecchie glorie" del basket gio- vanile cittadino, nell'ultima giornata di LegaBasket ha assistito al lunch match che opponeva la Dinamo Banco di Sardegna alla Vanoli Cremona. Da una parte la squadra di tutti i sardi, dall'altra quella dei cugini Travis e Drake Diener, osannati dal palazzetto, ma soprattutto di Meo Sacchetti, il coach del triplete del 2015. Quello che sabato pomeriggio, ospite della Nuova Sardegna per una stretta di mano con il presidente Stefano Sardara dopo i dissapori degli ultimi tempi, non ha esitato nel rispondere a chi gli chiedeva se Sassari gli mancas- se. «Sì, mi manca, ma soprattutto mi manca Alghero, che è casa mia», ha detto il tecnico della Vanoli. Una dichiarazione d'amore che ha ispirato in qualche modo la segnalazione di Emiliano Piras, portata il giorno dopo in consiglio comunale. «Due anni fa era stata paventata l'idea di dargli la cittadinanza onoraria proprio perché aveva stretto un fortissimo legame con Alghero, dove ha scelto di vivere e dove ancora ha la casa