«La vittoria è nata prima della partita» Le interviste Chris Wright rivela un retroscena: «Ci siamo trovati tra di noi caricandoci a vicenda» MAGIA e poesia s'intrecciano nella magica notte di Eurocup della Grissin Bon. Le lacrime miste gioia e dolore di Della Valle e la fantascientifica prestazione di Chris Wright che ha preso per mano la squadra sono le foto-simbolo di una notte magica. «Ho disputato una buona partita, ma questo lo devo soprattutto ai miei compagni che mi hammo messo in ritmo-dice il 28 enne del Maryland-. Ma quella di mettere in ritmo i giocatori è una nostra caratteristica. Siamo stati bravi a giocare il match fino alla fine con la giusta intensità, senza demoralizzarci quando nel terzo quarto siano andati sul -9 (59-68, ndr). La felicità di Dalla Salda «Abbiamo sempre creduto nelle coppe e questo è il premio: è stato un match-capolavoro»» Prima della gara ci siamo trovati per caricarci a vicenda e questo senza dubbio è servito. Ora si deve essere competitivi pure col Lo-komotiv Kuban, anche se prima viene la trasferta di Pistoia, altra gara dificile. Dovremo essere bravi a conservare quell'energia positiva che la vittoria con lo Zenit ci ha dato». Se sul 59-68 tutta Reggio ha ri- DECISIVO Chris Wright schiato e tremato, sicuramente questo non è successo a Julian Wright, autore di 6 dei 7 punti (66-70) che al 29' hanno permesso di ricucire lo strappo. «Sul meno 9 l'unico mio pensiero era quello di tornare davanti nel punteggio-spiega Juju-. Guardando gli occhi dei miei compagni ero fiducioso ed intorno a noi l'ambiente era compatto. Abbiamo migliorato l'atteggiamento a rimbalzo difensivo, come le spaziature in attacco. Il resto lo ha fatto la nostra determinazione». Alessandro Dalla Salda è felicissimo ed emozionato. Non vorrebbe parlare poi diventa un fiume in piena. «Abbiamo realizzato un capolavoro, non parlo di miracolo, perchè questo vocabolo non rientra nel nostro modo di essere. Non abbiamo mai cercato giustificazioni negli arbitraggi o negli infortuni. La società non ha lesinato sforzi economici pur di cercare di sovvertire un periodo negativo. Il piacere e la passione che ci pervade nel disputare le gare intemazionali alla fine ci ha premiato. Noi vi abbiamo sempre creduto e siamo stati tra i pochi in Italia. L'Europa ci ha fatto crescere come azienda e staff. Ora proviamo ad infliggere la prima sconfìtta al Kuban». Felicità ed orgoglio non possono mancare al ds biancorosso Alessandro Frosini. «Abbiamo superato lo Zenit proprio sull'aspetto tecnico a loro più congeniale, ovvero l'attacco. Si tratta di un risultato storico. Il ricordo da dove veniamo (0-6 in campionato, ndr), però, ci deve sempre accompagnare per tenere il gius