«E' un confronto che vale doppio» Il vice Cedro Galli «Domani a Brindisi partita importantissima per continuare a sopravvivere» «LA RINASCITA DI 0M0GB0? LUI DEV'ESSERE COINVOLTO EMOTIVAMENTE PER FARE GIOCATE DECISIVE. E NON VEDO PROBLEMI DI CONVIVENZA TECNICA FRA CLARKE E MOORE» ¦ Pesaro NELLA SETTIMANA più sorridente della stagione, coach Spiro Leka lascia la ribalta al suo vice Cedro Galli. A lui il compito di tracciare il filo rosso che conduce la Vuelle da uno spareggio all'altro. Perché se vincere con Capo d'Orlando è stato necessario per non morire, sbancare Brindisi è altrettanto importante per continuare a sopravvivere. «Inutile dire che questa settimana il clima agli allenamenti è stato euforico - racconta Cedro -: abbiamo a che fare con ragazzi molto giovani, che stavano perdendo fiducia e che invece con questo successo hanno sentito rinascere dentro questo sentimento, insieme ad una grande gioia. Una carica importantissima per affrontare la prossima partita, che vale doppio: vincendo, andremmo sul 2-0 nel confronto diretto con Brindisi, il che sarebbe decisivo in un arrivo a tre con Capo d'Orlando. Se li agganciamo, obblighiamo i pugliesi a vincere una partita più di noi da qui alla fine: e la condizione psicologica è tutto nella lotta salvezza». LA HAPPY CASA, naturalmente, non ha nessuna intenzione di cedere il passo ai biancorossi e cercherà di far valere la differenza di stazza: «Dobbiamo stare attenti a coprire le carenze fisico-atletiche soprattutto sugli esterni, dove a livello di centimetri ci sovrastano -avverte Galli -. Mentre sotto canestro hanno cambiato completamente l'assetto tecnico, con caratteristiche diverse: Lalanne era uno scorer dalle mani dolci, mentre Lydeka e Iannuzzi sono giocatori più solidi ed interni. Poi c'è Donte Smith, altra pedina che all'andata non c'era, mentre Nic Moore era al debutto. Insomma, si può ben dire che sono cambiati parecchio rispetto alla partita di Pesaro, dove riuscimmo ad avere la meglio». La difesa, questa sconosciuta, si potrebbe dire, sarà ancora una volta la chiave per prevalere: «Dobbiamo coprire l'area e non concedere canestri facili in penetrazione. Anche perché il controllo dei rimbalzi è prezioso per noi, visto che ci consente di correre in contropiede. D'altronde - aggiunge il vice della Vuelle - il detto coniato dal basket americano, secondo cui l'attacco fa vendere i biglietti ma è la difesa fa vincere le partite, è confermato anche dal calcio italiano, Juve e Napoli insegnano. La difesa fa vincere i campionati, altro che». SE L'ATTACCO gira a dovere, però, è certamente più facile giocarsela: «La convivenza tecnica fra Clarke e Moore? Secondo me è un problema che non esiste, anche vedendo la qualità delle persone - replica Cedro -. Quanto alla rinascita di Omogbo, per Manny l'aspetto fondamentale è di essere coinvolto emotivamente nelle partite: finché lui non ci entra dentro davvero, combina poco. Ecco perché, nel secondo tempo con la Betaland si è saputo prendere responsabilità importantissime nel finale». La cosa fondamentale sarà «ritrovare solidità e consistenza in trasferta, dove non abbiamo più giocato