Il tecnico Esposito: «Due punti persi, non è facile da digerire» «Sconfitta incomprensibile Abbiamo cambiato gioco senza nessun motivo» COACH Esposito ha cercato di cambiare l'inerzia del match ma è arrivato il ko (CastellanilAcerboni) SPIEGARE una sconfitta come questa è quanto di più difficile possa esserci. Pistoia aveva la partita in mano, era riuscita a prenderla dopo aver sofferto all'inizio e grazie ad un terzo quarto quasi perfetto. Tutto ci saremmo potuti aspettare tranne un inizio di ultimo periodo così assurdo. Prendere 11-0 di parziale in tre minuti, dove sono stati più i demeriti di Pistoia che i meriti di Reggio Emilia, non si spiega. «La cosa più difficile da commentare - dice Vincenzo Esposito - è il motivo per cui, senza aver chiesto niente o cambiato niente sia difensivamente che offensivamente, all'improvviso abbiamo smesso di fare quello che ci aveva consentito di chiudere sopra di 8 punti il terzo quarto. Alla squadra non è stato chiesto niente ed è inspiegabile una cosa del genere. Domattina presto (questa mattina, ndr), alle8.30, ci troveremo con la squadra per analizzare la partita perché non è giusto che lo facciamo solo io e lo staff». Che dire? Il problema è L'analisi «Abbiamo smesso di fare quello che ci stava permettendo di vincere..» questo, capire il motivo per cui la squadra abbia «sbarellato» in questo modo senza un motivo apparente. Reggio Emilia ovviamente è una squadra di categoria superiore e quando ha capito che Pistoia stava sbandando ne ha subito approfittato, ma non è stato il gioco o la forza o il talento di Reggio la causa dell'appannamento dei biancorossi. No, Pistoia ha fatto tutto da sola. «Cambiare il modo di giocare senza che venga chiesto non è un qualcosa di normale e non c'è da dire che loro ci abbiano messo in difficoltà con difese particolari che non abbiamo saputo attaccare. Per questo continuo a dire che è la cosa più dura da accettare e da digerire. Come ho detto ora si riparte subito pensando già al prossimo obiettivo, perché tanto ormai i due punti persi non ritornano, sperando possa bastare». Una speranza che hanno anche i tifosi che per la prima volta hanno fischiato la squadra all'uscita dal campo. Fischi di rabbia e di amarezza, non certo una contestazione, ma sicuramente un modo per fare capire alla squadra che c'è bisogno di cambiare modo di fare. «Quando la gente è delusa - afferma Esposito - è normale che esprima la propria amarezza per una partita che si doveva e si poteva vincere. Non mi sembra sia successo niente di clamoroso, però, e il disappunto dei tifosi è comprensibile». Maurizio Innocenti Il calendario Le partite da affrontare LA THE FLEXX giocherà di nuovo in casa domenica contro Venezia, poi sabato 31 a Torino, domenica