Basket Classicissima al "Taliercio Un altro bell'esame,stasera a Venezia, anche per Perry Ellis, l'ultimo arrivato: c'è la sfida con i campioni d'Italia della Reyer mie ml:ie i ii C'è un'altra grande per la Red October Dai, facci un regalo Serie A. Il primo esame di cinque di fila per Cantù Oggi alle 19 a Venezia la sfida con i campioni d'Italia Sodini: «Dovremo avere una grande aggressività» LUCA PINOTTI CANTÙ Primo esame, Venezia. Difficile, a dir poco proibitivo, ma certamente affascinante. La Red October Cantù inaugura un ciclo di cinque partite-verità, dalle quali può uscire rafforzata in una corsa playoff che si preannuncia durissima, in cui presumibilmente peseranno scontri diretti, classifica avulsa e differenza canestri. «È venuto il momento di svelarci», ha detto Sodini. E anche di provare a vincere qualche partita sulla carta "impossibile". Ma Cantù non è squadra che annoia, anzi. Se in meno di un mese ha battuto Milano e Avellino, allorapoten-zialmente può anche dar fastidio a una Reyer Venezia - palla a due alle 19 a Mestre al PalaTa-liercio - campione d'Italia, in gran forma, reduce da 9 vittorie nelle ultime 10 gare disputate e prima in classifica. Un roster di primo livello Il roster di Venezia è di primissimo livello e molto profondo, ricco di talento ed esperienza assicurata da Peric e Ress. La Reyer, specialmente nell'ultimo periodo, è una formazione che cambia molto spesso il proprio quintetto. Pochi i punti fermi, su tutti MarQuez Haynes e Michael Bramos, titolari rispettivamente ventuno volte su ventuno, il playmaker, e quattordici volte su sedici presenze l'ala statuni- tense naturalizzata greca I due rappresentano delle certezze per coach De Raffaele, tuttavia, entrambi potrebbero saltare la sfida con Cantù. Con l'arrivo di Daye - figlio d'arte - in laguna da circa un mese e mezzo, la Reyer ha scelto di cambiare pelle in attacco, facendo partire dalla panchina l'esperto Peric. Per comporre lo starting five restano i ruoli di guardia e centro titolare: se per il pivot il discorso è molto meno complesso, con Mitchell Watt sempre confermatissimo nei primi cinque, nel caso del "due" la scelta si fa decisamente più ardua, con coach De Raffaele che ultimamente preferi -sce puntare su Michael Jenkins. È comunque ampia la scelta nel reparto esterni, con Dominique Johnson, Stefano Tonut e l'ultimo arrivato Edgar Sos, oltre ad Andrea De Nicolao, Bruno Cerella, Riccardo Bolpin e il lungo Paul Biligha. «Squadra che sbaglia poco» «Sono una squadra che sbaglia poco - sottolinea Sodini - e con un gioco basato sul controllo degli errori, che vuole macera- re a fuoco lento gli avversari. Se possono correre, corrono, altrimenti sono disposti a lavorare per avere la soluzione migliore. Hanno idee ben chiare, normalmente attaccano e aggrediscono le partite immaginando le lacune degli avversari». Cosa si aspetta coach Sodini? «Dovremo essere bravi nel far andare la palla, avere grande aggressività nell'attaccare le situazioni per cercare di avere tiri aperti e dovremo cercare di combatter