Serie A. Questo pomeriggio a Capo d'Orlando contro una squadra che in casa soffre Dinamo, c'è da sfatare il tabu-trasferta Scott Bamforth a canestro nella gara d'andata a Sassari ?? Il derby delle isole mette di fronte due squadre a digiuno: Capo d'Orlando non vince dal 17 dicembre, quando superò in casa Brindisi al fotofinish. Sassari non fa un "colpaccio" italiano dal 10 dicembre, quando espugnò Brescia all'ultimo respiro. Stasera alle 18 sul parquet siciliano i padroni di casa lottano per una serie A in pericolo a seguito delle dieci sconfitte di fila che sono costate l'aggancio da parte della cenerentola Pesaro. La Dinamo lotta per entrare nei playoff. Il presidente Sardara ha difeso ancora il coach-gm Pasquini. Come dire, che se interventi ci saranno, riguarderanno solo il mercato, magari con l'aggiunta di un giocatore in previsione dei playoff. Si spera un 4/5, perché se gli infortuni di play e guardie (Hatcher e soprattutto Stipcevic) sono stati più o meno ammortizzati durante la stagione, coi lunghi è tutto un altro discorso. E intanto è ancora in dubbio la presenza del centro Planinic, per un imprecisato problema fisico che lo ha lasciato fuori a Le Portel. L'occasione è però ghiotta: il primo successo in una trasferta italiana del 2018 può valere il quinto posto. Per questo l'allenatore biancoblù ha detto: «Vogliamo girare pagina e fare una partita di livello fuori casa e mettere da parte la partita modesta dell'altra sera senza nessuna forma di scusante». Attenzione però: già all'andata la Dinamo si fece sorprendere dai siciliani, che vinsero 88-81 con cifre superiori alle medie per colpa della difesa di burro dei sassaresi. «Rispetto a quella partita però Capo d'Orlando è squadra completamente diversa perché ha cambiato molto». Basti dire che mancano sei giocatori e ce ne sono altrettanti nuovi, con il centro Justin Knox, ex Sofia, al debutto che va ad aggiungersi alle ali Likhodey e Faust, al lungo Campani e al play Maynor, più la guardia Stojanovic. Si tratta ad ogni modo di un gruppo che non è ancora riuscito a trovare la quadratura del cerchio: sembra avere avuto qualche guizzo in attacco, ma resta ultimo per punti segnati (69 di media, altro che gli 88 di Sassari) anche per colpa di percentuali modeste nel tiro da tre punti (30%) e dalla lunetta (67%). Insomma, avranno anche tante motivazioni, ma sul piano