BASKET VUELLE IL PLAY, AL PRIMO VERO ANNO DA PROTAGONISTA IN A, PARTE MERCOLEDÌ' «E SPERO SIA SOLO UN ARRIVEDERCI» ANDRA' IN CALABRIA PER UN CAMP DEDICATO Al RAGAZZI «Pesaro mi hai colpito: voglio restare» Diego Monaldi «E' stato un anno durissimo ma abbiamo fatto una cosa bella: Cedro è stato in gamba nel finale» della stagione, quello più emozionante. Anche perché - racconta Monaldi - venivamo da un periodo molto complicato, pieno di cambiamenti: prima l'infortunio di Moore, poi la sconfìtta in casa contro Trento che ha portato al cambio dell'allenatore». FA PARTE del mestiere, ma a proposito del rapporto con i due allenatori dice: «Spiro Leka ha fatto tutto quello che poteva fare, abbiamo passato dei periodi diffìcili e lui è stato il primo che ha pagato. Poi è arrivato Cedro Galli. Con lui - ricorda il regista biancorosso - avevo già lavorato a Chieti, anche insieme ad Ancellotti, è stato molto bravo a mantenerci sempre carichi e non ha mai mollato. Il suo non è stato sicuramente un compito facile, perché dover affrontare ogni settimana sapendo che la domenica ti giocavi una sfida decisiva non era semplice, invece lui è riuscito a tenerci uniti e sempre sul pezzo». SE è ancora troppo presto per sapere cosa farà nella prossima stagione, Diego Monaldi sa già come passerà parte delle sue vacanze estive. «Ho organizzato, insieme a Umberto di Martino e Vincenzo di Biaso, un camp estivo per i giovani cestisti nati tra il 2001 e il 2010. Si svolgerà dal 24 giugno all'8 luglio al Villaggio Ba-hja di a Paola, in Calabria: ci saranno tanti ospiti, tra atleti e allenatori che metteranno a disposizione la loro esperienza per far passare ai ragazzi due settimane di puro divertimento». Monica Generali ¦ Pesaro «LA PRIORITÀ è Pesaro, mi farebbe piacere rimanere qui perché, per quanto sia stato un anno duro, è stato bello». Se giocassimo al fantamercato tutti, o quasi, vorrebbero rimanere qui. Poi, però, bisogna fare i conti con la realtà. «Ovviamente bisogna valutare ancora molte cose con la società, il mercato comunque entrerà nel vivo non prima di metà giugno». Diego Monaldi sarà l'ultimo a lasciare la sua casa pesarese, se ne andrà mercoledì con la speranza «che questo sia solo un arrivederci alla prossima stagione, perché mi sono trovato bene, sia dentro che fuori dal campo, questa è una città che mi ha colpito molto». Si sente legato a questi colori, forse anche perché questo con la maglia della Vuelle è stato il primo vero anno da protagonista in serie Diego Monaldi, è stata dura A, con 30 gare su 30 disputate, 547 minuti totali e 136 punti segnati. «Inutile nascondersi, sapevo sarebbe stato un anno molto difficile, immaginavo che avremmo dovuto lottare fino all'ultimo - confessa il play laziale - e infatti così è stato. Tutto sommato, però, devo dire che abbiamo fatto una cosa bella: raggiungere l'obiettivo non era semplice e noi siamo stati bravi a mantenere la calma. Merito anche della società». Quella delle Vuelle è stata una stagione di alti e bassi, passata da sconfitte imbarazzanti a vere e proprie imprese. «Vero. Come la trasferta di Milano, oppure la partita in casa contro Venezia e poi l'ultima quella di Sassari dove, nonostant