INCHIESTA OSCAR SERRA Rivoluzione impianti Basket al Palavela e il ghiaccio piange P.51 Cambia tutto nell'utilizzo dei grandi impianti coperti cittadini Avranno una nuova casa la Fiat, il Cus Collegno e anche il Chieri Basket al Palavela volley al Ruffini E il ghiaccio piange OSCARSERRA % entusiasmo attorno alla Fiat Torino di T' I / basket, la promo-J__A zione nella massima serie di volley del Fenera Chieri, le ambizioni del Cus di tornare a esibirsi su un palcoscenico prestigioso. Sono i pezzi di un mosaico in composizione che coinvolge i principali palazzetti del capoluogo. I primi a muoversi sono stati i vertici dell'Auxi-lium che da settimane hanno attivato una trattativa con il Palavela per portare nell'impianto olimpico le partite casalinghe della serie A di pallacanestro. Dopo tre stagioni al PalaRuff ini in cui è arrivato anche, quest'anno, il primo trofeo dalla rifondazione (la Coppa Italia conquistata a febbraio) l'obiettivo della società è di «dare ai nostri tifosi una casa adeguata a una realtà che vuole ancora crescere» spiega l'amministra- tore delegato Massimo Feira. Si passerebbe così da una struttura che garantisce al massimo delle sue possibilità una capienza di poco superiore ai 4mila spettatori a una che può ospitarne il doppio. Una scommessa che la società intende fare, soprattutto dopo aver testato con mano la riscoperta passione di Torino per la grande pallacanestro che si è tradotta in 13 sold out sulle 23 partite giocate in casa con una media di spettatori che si è aggirata attorno ai 4mila a incontro. «Le trattative sono ormai ben avviate e pensiamo di chiudere entro la fine del mese, al massimo la prima settimana di giugno» prosegue Feira. Anche perché ci sono dei lavori da far partire, incominciando dall'adeguamento delle tribune, portando una struttura a bordo campo. Una risistemazione di cui dovrebbero farsi carico i gestori di Parcolimpico, a fronte di un contratto quinquennale attraverso il quale ammortizzare i costi. La pallavolo cerca casa Se tutto va come previsto si libererebbe il PalaRuff ini dove il Cus Torino ha già manifestato l'intenzione di trasferirsi con la sua prima squadra di pallavolo femminile che tanto bene ha fatto al suo esordio in serie A2, lo scorso anno, in cui si è divisa tra i palazzetti di Collegno (risultato particolarmente oneroso) e Alpignano. Il numero uno di via Braccini Riccardo D'Elicio pensa in grande e punta a un salto di qualità allestendo una squadra competitiva in grado di mirare in alto e per farlo vorrebbe tornare in quello stadio che tra gli anni Settanta e Ottanta ospitò il Cus dei record, che in versione maschile, vinse quattro scudetti e una Coppa dei Campioni. Anche il Chieri ci pensa Al palazzetto di via Bistolf i guarda pure il Chieri, appena promosso nel gotha del volley rosa nazionale. IlPa-laFenera è omologato per 1.260 posti, circa 240 in meno rispetto a quelli che chiede la Lega per le partite di Al. E se da un lato la società dovrebbe senza difficoltà riuscire a ottenere una deroga, quantomeno per il primo anno, dall'altro il presidente Filippo Vergnano sta valutando la possibilità di giocare alcune partite di cartello nel tempio dello sport torinese, dove nella stagione 2012-2013 gli appassionati del volley poterono ammirare campionesse come Francesca Piccinini e Martina Guiggi. A differenza di allora c'è l'intenzione di conservare le radici nella città collinare, ma allo stesso tempo è fortissima la tentazione di giocarsi un derby contro Novara di fronte a 4mila tifosi in festa. Nuova mappa Così si sta muovendo la geografia dello sport torinese, mentre il Comune -proprietario e gestore del Ruffini -resta alla finestra in attesa di capire cosa succederà. Con un rischio tutt'altro che marginale: se lo scenario appena descritto dovesse realizzarsi a rimetterci sarebbero le società del ghiaccio, in particolare del pattinaggio artistico, che si ritroverebbero private di un Palavela ormai votato alla pallacanestro.  l.La Fiat Auxilium ha chiesto di giocare al palaVela per avere una maggior capienza rispetto al Ruffini. 2. Cus Collegno e Chieri potrebbero giocare al Ruffini. 3. L'incognita è il ghiaccio PATTINAGGIO ARTISTICO Quattro società in stato di agitazione "Con il Tazzoli fuori uso, siamo al collasso' Il PalaTazzoli in ristrutturazione, il Vela presto inaccessibile. Così è scattato il panico tra le società del ghiaccio torinese, in particolare quelle del pattinaggio di figura (Pat, Ice Club Torino, Cus e Igor Ice). Un movimento che può contare su oltre 1.500 iscritti, un humus sportivo in cui è fiorita l'olimpionica Giada Russo. In questi giorni al palazzo di via San Remo sono iniziati i lavori di ristrutturazione, con l'introduzione di pannelli fotovoltaici e la realizzazione di una pista da curling. Sarà pronto all'inizio di settembre, se non ci saranno ritardi. Intanto se in via Ventimiglia si dovesse iniziare a giocare a basket, le società perderebbero un altro spazio prezioso, utilizzato quest'anno per più di dieci ore a settimana. «Siamo al collasso» dice Valeria Vercellino (Pat), una preoccupazione condivisa anche da Claudia Masoero dell'Ice Club. Loro sono le due società più grandi con circa 500 iscritti a testa e rischiano di dover ridimensionare la propria attività se non troveranno spazi adeguati. O.SER. © Lì. N< Nt 14J_ i. Li MI CI ll-r I IT I Ri : i É_ R ,¦ i i 3 DOMANDE ROBERTO FINARDI ASSESSORE SPORT COMUNE "L'accordo con i club deve coinvolgere le scuole" Il Comune di Torino assiste interessato a quel che si muove nello sport d'elite cittadino, pronto a mettere a disposizione le proprie strutture. L'interlocutore dei club è l'assessore allo Sport Roberto Finardi.  Assessore, il PalaRuffini tornerà a ospitare il grande volley? Qual è la vostra posizione? «Noi siamo pronti a fare la nostra parte, auspicando che l'eventuale accordo con le squadre d'elite sia inserito in un progetto più ampio di promozione che coinvolga le nostre scuole e in generale i giovani torinesi». Intanto, però, mentre Torino corre per ospitare le prossime Olimpiadi c'è il grido d'allarme delle realtà del ghiaccio, che rischiano di essere penalizzate... «Il Palavela è gestito da una società privata, sono dinamiche in cui la Città non può intervenire. Monitoreremo i lavori al PalaTazzoli, perché sarebbe importante che si concludessero entro l'inizio della prossima stagione sportiva». © e.i'!nc«n:i i.'iniHimi-i :i|.v' il REPORTERS «Per il momento siamo a una discussione superficiale con il Cus Torino che ha manifestato questa intenzione, mentre dal Chieri non abbiamo avuto segnali. Se ci saranno delle proposte le va