Overtime di ANGELO COSTA r\ E la Nazionale ad anticipare il lavoro dei club PROTAGONISTA in Europa grazie a Datarne e Metti, oltre che a un dirigente del calibro di Ghe-rardini, il basket italiano respira un po' di quell'atmosfera dialta livello alla quale da tempo non è più abituato: semplice comparsa da anni con Milano, vincente di tanta in tanta nelle coppette di terzo livello se non peggio, si consola mandando almeno un segnale di vitalità con un paio di giocatori, peraltro un po' snobbati quando erano in patria. Questo passa il convento ed è il risultata di anni trascorsi fingendo che la crisi non esistesse: precipitati con la Nazionale, inesistenti ai ranghi nobili con i club, stiamo sempre aspettando un'idea, un progetta, magari anche solo un miracolo per invertire la rotta, senza doverci aggrappare ai meriti dei singoli. IN UN'ITALIA che netto sport si sta finalmente accorgendo del vuoto di talenti, sotta canestro si fatica a cercarli, non solo a costruirli- se quelli come Flaccadori diventano uomini chiave nella rincorsa ai playoff prima e nella corsa allo scudetto adesso è perché, quando hanno mostrata di avere qualità, hanno anche ottenuta il giusto spazio. Non sempre funziona così, purtroppo, ed è interessante, per non dire inedito, che il et Sacchetti in presenza di finali tricolori abbia allargato il bacino dei suoi interessi- nella sua prima lista per il gruppo azzurro ha infilato facce nuove proposte dalla A2 come Condussi e Marini o ragazzi di sicuro avvenire come Palumbo e il Moretti che sta crescendo nelle università americane. E' un primo passo, un modo di individuare for- ze nuove, in attesa di capire quanti di coloro che giocano fuori dal nostro Paese sono disposti a sacrificare l'estate per la causa Nazionale, come faranno altri campioni impegnati in Eurolega e nella Nba, ad esempio la stella serba Bogdanovic, per citarne uno a caso. SBAGLIATO però pensare che tocchi al et dare una ribalta a giocatori che nei rispettivi club, parlando della massima serie, vedono il campo col singhiozzo: sarebbe interesse delle società cominciare a costruirsi i giocatori in casa, specialmente nel momento in cui pescano stranieri che due partite in fila non le azzeccano. Ben vengano le proposte, compresa quella di creare squadre satellite: dopo Sassari con Cagliari, anche Brescia sta accordandosi con Bergamo, dove lavora un allenatore navigato come Sacco, per dare spazio ai prodotti del vivaio. Per poco che siano due club sui diciotto che presto avremo in