BASKET ALLARME VU ELLE DAL CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE E' USCITO DA MESI TESTAGUZZI. SI RIPONGONO SPERANZE SU PAPALINI MENTRE LA BUTANGAS SAREBBE L'ASSO DI BRISCOLA Mercoledì tutti i nodi al pettine Cda Costa scioglierà le riserve: resta o accetta un incarico di prestigio nel basket PENSIEROSO Ario Costa deve fare una scelta importante in queste ore ¦ Pesaro IL CONSIGLIO d'amministrazione di mercoledì è lo spartiacque per il futuro della Vuelle. A seconda delle decisioni che i vari membri avranno preso prima di sedersi al tavolo, potrebbero aprirsi degli scenari molto diversi. In breve, può succedere di tutto. LA POSIZIONE DI COSTA. Ario è al comando della nave dall'estate 2013. Subentrato al posto di Montini, ha affrontato un primo anno terribile, coinciso con l'uscita di scena di Scavolini, senza sponsor e con risorse ridotte all'osso. In pratica, la stessa situazione che si troverebbe a dover gestire oggi, con un consorzio che un anno fa ha già perso un pezzo importante (Marinelli) e che potrebbe dover fronteggiare anche la perdita del secondo sponsor (Consultinvest). Il presidente biancorosso ha un'offerta importante nel mondo del basket, non legato ad alcun club: ma sta tentennando, perché sa che se esce il rischio è che crolli tutto. Il 30 maggio bisogna iscrivere la squadra al campionato e non è facile trovare chi si prenda una responsabilità del genere. Insomma, dopo aver salvato la nave cinque estati fa, Ario si trova nella condizione di poterla affondare, se scende: non è sbagliato dire che si trova col cappio al collo. IL CDA. Oggi è composto da sei persone perché Maurizio Testa-suzzi - che è stato fra i fondatori del consorzio nel 2005, ed anche il primo presidente - è uscito mesi fa: non se la sente più di stare nel consiglio ristretto che prende le decisioni dopo 13 anni pesanti, ma ha garantito che non mancherà alla Vuelle il sostegno della Ifi. Da un paio d'anni è entrato Selci, sul quale si riponevano delle spe- ranze: ma Bibi, oltre ad aumentare il suo contributo, non si è preso altre responsabilità. Quelle che invece potrebbe prendere Papalini (rappresentato nel Cda dal suo braccio destro, Gianfranco Padani), che ha già fatto un passo avanti diventando sponsor del settore giovanile e sgravando la società di questa spesa. Su di lui, diventato nel frattempo presidente di Con-findustria, ci sono aspettative di spessore. Il resto del gruppo è formato da Luciano Amadori, Andrea Rombaldoni, Massimo To-nucci e lo stesso Ario Costa. FUGA DAL CONSORZIO. Ci sono dei punti interrogativi, molti dei quali legati ad Amadori: alcuni imprenditori sono entrati perché suoi amici o perché tirati per la giacca. Se l'attuale presidente del Consorzio dovesse mollare (se esce Costa, è scontato che lo farà) il gruppo potrebbe subire un'emorragia. C'è poi il rebus Fi-lippetti: ora che Eden Viaggi è stata acquisita da Alpitour, ha la fa- Emorragia Se lascia Costa, molla anche Amadori e potrebbero uscire diverse aziende legate a lui colta di restare col suo marchio? LA CHIMERA SPONSOR. La grande speranza è riposta sulla Butangas, che già l'anno scorso -quando Consultinvest uscì - aveva fatto un pensierino a fare il salto dal retro della maglia al posto d'onore. I vertici dell'azienda erano in prima fila a Milano e la grande impresa della squadra li ha gasati, tanto che poi sono scesi a Pesaro per seguire anche la gara con Venezia. Sarebbe l'asso di brisc