BASKET OJM, Caja e Cain le prime certezze Circa 250 tifosi per la festa di fine stagione, mentre Varese pensa al futuro: ecco chi resta, chi è in dubbio e chi va. ODIVI, chi resta e chi va basket Cain prima certezza futura, Okoye e Vene in dubbio La Varese che verrà tra quattro certezze, tre dubbi legati alle ambizioni ed alla vetrina europea e cinque addii stranieri. Ecco il borsino relativo alle prospettive dell'Openjobme-tis versione 2018/19. CHI RESTA - Il trio italiano formato da Ferrerò, Tambone e Natali è la base di ripartenza garantita sia a livello contrattuale (tutti e tre hanno un accordo valido per il 2018/19) che sul piano dell'opportunità: le nuove regole con uno straniero in meno (Varese passerà dal 3+4+5 al 6+6) inducono a tenersi stretti gli italiani dell'organico, che andrà piuttosto implementato con un elemento di valore (ipoteticamente un cambio del pivot o degli esterni, gli slot meno coperti nei playoff da Dimsa e Delas). Sul rinnovo di Tyler Cain c'è grande fiducia: nel puzzle corale del sistema Caja il centro del Minnesota è l'elemento più insostituibile per il suo elevatissimo quoziente intellettivo cestistico sui due lati del campo. Giocatore e famiglia apprezzano Varese a livello organizzativo e logistico, a meno di clamorosi colpi di scena sarà la prima certezza futura. I DUBBI - Stan Okoye non prenderà decisioni fino a luglio inoltrato: l'ala nigeriana aveva scommesso su se stesso a maggio 2017 accettando un contratto inferiore a quello di Udine per giocarsi la sua chance in serie A. Puntata vinta a mani basse potendo ora moltiplicare il suo valore rispetto a quello del 2017/18 (era lo straniero meno pagato dei 7 d'inizio stagione): il terzo miglior giocatore del campionato giocherà la Summer League di Las Vegas con una squadra NBA che vuole visionarlo e ha anticipato che non prenderà decisioni fino al termine dell'evento fissato al 17 luglio. Se poi non dovesse sfondare tra i prò, per tenerlo servirà comunque adeguare notevolmente il suo salario e lottare con altre realtà -italiane e straniere - per assicurarsi un giocatore che ora fa gola a molti. Certo, se Varese alzerà l'asticella delle ambizioni in Italia e si affaccerà in Europa sfruttando il diritto di giocarsi la Cham-pions League conquistata sul campo, il solido rapporto con Attilio Caja potrebbe dare una chance ai biancorossi. Il tema Europa è considerato imprescindibile da Siim Sander Vene per considerare la permanenza in biancoros-so: l'accoppiata tra l'ala estone e Cain è molto ben assortita e darebbe garanzie importanti di continuità, ma l'ex Kaunas e Ni-zhny Novgorod dà priorità alle squadre che giocano le coppe. E lo stesso discorso vale per Aleksa Avramovic: gli ultimi due mesi da star hanno acceso i fari sulla guardia mancina che potrebbe avere molto mercato in Spagna, una Varese dal respiro internazionale che gli garantisse nuovamente il posto da titolare potrebbe essere la vetrina giusta per esplodere definitivamente. Ma il buyout a 50mila euro non è eccessivo per chi ne ha apprezzato il mix di talento e personalità. CHI VA - Saluti in vista per i titolari del girone di andata Wells e Waller: Cameron non ha convinto in regia ma, in generale, ha mostrato un'indole da gregario rispetto alle aspettative da leader; il tiratore della Georgia è parso troppo alterno e monodimensionale legato alle medie dall' arco. Sicuro l'addio a Delas e Dimsa: il centro croato ha avuto qualche sprazzo ma ha fatto rimpiangere il suo predecessore Pelle; l'esterno lituano è stato utile soltanto in allenamento e mai in partita. Su Larson c'è ancora un punto interrogativo legato al budget: il play pescato in Belgio ha mostrato personalità e qualche numero, se però bisognerà alzare l'asticel- la ci sarà bisogno di un giocatore di maggior spessore. Giuseppe Sciascia La squ