BASKET VUELLE GLI SCENARI SONO APOCALITTICI: IL CLUB POTREBBE SPARIRE 0 NON ISCRIVERSI AL MASSIMO CAMPIONATO CHIEDENDO ALLA FIP DI AUTO-RETROCEDERSI IN SERIE A2 Stasera Costa rassegna il mandato Cda II presidente sembra aver deciso: accetterà l'incarico di direttore generale della Lega Basket spese nel tenere in piedi una baracca che - diciamoci la verità - dopo l'uscita di scena di Valter Scavolini è stata più un peso che una gioia, per chi se n'è preso carico. GLI SCENARI, a meno che stasera non sbuchi uno sceicco arabo dalla sabbia per salvare il basket pesarese, sono apocalittici. Potrebbero andare dalla sparizione del club alla rinuncia al campionato. Oppure, ipotesi più probabile viste le risorse ancora più basse a disposizione, all'auto-retrocessione in A2. Che, dopo essere stata concessa nel 2015 alla Virtus Roma di Toti (con ripescaggio di Caserta) ha creato un precedente e, in maniera beffarda, andrebbe a ripescare, nel caso, Capo d'Orlando. CHI si prenderebbe la briga di condurre la società? Sembra che sia stato chiesto a Luciano Ama-dori di assumere la presidenza del club, oltre che quella del Consorzio, ma non è una strada percorribile perché ha un'azienda da man-COMBATTUTO Una decisione molto sofferta per Ario Costa ¦ Pesaro STASERA nella stessa sede dove si è dannato per la Vuelle, Ario Costa potrebbe porre fine alla sua avventura dirigenziale, rassegnando il mandato nelle mani del Cda. Dalle indiscrezioni che filtrano, il presidente biancorosso non ha ancora deciso al 100%, ma le quotazioni che portano verso il suo addio sono molto alte, diciamo il 70%. A meno che gli altri componenti del consiglio d'amministrazione non lo convincano a fare retromarcia, Costa è destinato a diventare il nuovo direttore generale della Lega Basket, ruolo lasciato vacante dall'ex manager della Ferrari, Federico Zurleni. La strada verso Bologna è spianata per Ario, deve solo dire sì per prende- re possesso di una poltrona prestigiosa e con molte meno beghe quotidiane, ma forse - anzi sicuramente - anche meno emozioni di quelle di tutte le sfumature che gli ha fatto provare in questi cinque anni sofferti la sua Vuelle, salva ogni anno sul filo di lana con veri e propri salti mortali, per non abusare della parola miracolo. UNA DECISIONE complicata che però stavolta Costa sembra aver preso: non per non forzare la mano a qualcuno, ma forse solo per stanchezza, per sfinimento fisico e mentale, e anche con la spiacevole sensazione di non sentirsi apprezzato come meriterebbe dalla piazza per l'impegno e la fatica Chi dopo Ario? Amadori ha declinato la proposta di ricoprire entrambe le cariche Si fa largo l'ipotesi Stefano Cioppi dare avanti, mentre alla Vuelle serve un professionista che ci lavori a tempo pieno. Ecco perché il successore di Costa potrebbe anche essere in casa: quel Cioppi che proprio Ario, cinque anni fa, con una mossa a sorpresa, strappò dal suo ruolo di allenatore inventandogli una nuova veste da dirigente che Stefano sembra ormai