Irruzione canturìna a Sassari in serie A Con Rossini e Gerosa Basket. Il primo è il nuovo team manager della Dinamo «Preziosissimo il bagaglio accumulato in Brianza» secondo entra nello staff tecnico di coach Esposito FABIO CAVAGNA CANTÙ i La Sardegna, soprattutto in questo periodo estivo, è una meta che si raggiunge molto volentieri per trascorrere qualche giorno di ferie. Destinazione ambita, l'isola, per rilassarsi e godere a pieno titolo del sole e del mare. Ma ci sono anche due ex della Pallacanestro Cantù, che il continente se lo sono lasciati alle spalle per svolgere le rispettive professioni sulla terra che ha per simbolo la bandiera dei quattro mori. L'uno, Giorgio Gerosa, da un paio di stagioni è il responsabile tecnico del settore giovanile della Dinamo Sassari, l'altro, Luca Rossini, ha svolto in quest'ultima stagione l'incarico di team manager alla Cagliari Dinamo Academy - la società satellite del club sassarese del club di serie A- nel campionato diA2. Ebbene, ora si ritrovano entrambi insieme a Sassari, alla casa madre, con Rossini chiamato a ricoprire lo stesso ruolo ma al piano superiore e con Gerosa arruolato nello staff tecnico della prima squadra poiché sarà uno dei due assistenti (l'altro è Edoardo Casalone, per un quadriennio vice a Tortona in A2) di coach Vincenzo Esposito, l'allenatore nuovo di zecca al Banco di Sardegna. Giorgio Gerosa tecnico di Canzo «Che occasione» «Sinceramente, questa rappresenta per me una grande opportunità - confessa Rossini, residente a Lu-rago d'Erba -. È l'occasione per tornare a lavorare in serie A all'interno di un'organizzazione societaria che è un autentico esempio per tutto il basket italiano oltre a costituire una bella sfida a livello personale che mi fa davvero piacere intraprendere. L'esperienza formativa di quest'anno a Cagliari mi sarà senza dubbio d'aiuto così come gioverà parecchio quella maturata alla Pallacanestro Cantù dal 2008 al 2017 seppur con un molo diverso (era il responsabile della comunicazione, ndr). Quel bagaglio mi è servito in tutto e per tutto e lo definirei fondamentale». Quando ha deciso di intraprendere l'avventura in terra sarda, Rossini era consapevole che uno sviluppo della sua carriera sarebbe passato tramite la "promozione" a Sassari, ma il passaggio è stato talmente veloce che ha sorpreso lui stesso per primo. «Sì, in effetti non mi aspettavo di risalire l'isola così presto... - ammette -. Questo, in fondo, è stato soltanto il mio primo anno da team manager e mai in precedenza avevo avuto modo di instaurare un rapporto così stretto con i giocatori. Riguardo alcune tematiche non possedevo né competenze né "manualità", ma anche grazie all'aiuto di alcune anime buone direi che sono riuscito a cavarmela. Ora le richieste saranno ancor maggiori in serie A ma non temo questa nuova sfida, anche se non conosco personalmente nessuno dei giocatori attualmente in rosa». Luca Rossini nelle vesti di team manager di Cagliari in A2. Ora ricoprirà lo stesso ruolo a Sassari in serie A I «L'organizzazione societaria sarda è un autentico esempio per tutto il basket italiano» I L'allenatore diCanzo era responsabile del settore giovanile Beh, Stefano Gentile è stato a Cantù... «Vero, la conoscenza è reciproca, ma al momento il suo ingaggio non è stato ancora ufficializzato dal club...». «Tanto entusiasmo» Così come, del resto, ancora non c'è l'ufficialità riguardo l'ingresso di Giorgio Gerosa nello staff tecnico della prima squadra, anche se la notizia non è certo un mistero. «Mi è stato data una possibilità di parlare con il nuovo allenatore (Esposito, ndr), dopodiché mi hanno annunciato che avrei fatto parte dello staff- spiega il canzese -. Che dire? Non potevo chiedere di meglio! Io pensavo di rinnovare per il settore giovanile, mentre loro mi han- no formulato la proposta per la serie A nella quale torno dopo un paio di stagioni (l'esperienza precedente proprio alla Pallacanestro Cantù nel ruolo di secondo assistente, lavorando al fianco di Corbani prima e Ba-zarevich poi, ndr) con tanto entusiasmo. Tutto ciò è estremamente gratificante perché forse sta a significare che il lavoro svolto in questo biennio è stato apprezzato». Ma com'è l'ambiente del basket sassarese? «È vivo e la società è animata da passione, da tanta voglia di far bene e soprattutto è ben organizzata e