«Turno non impossìbile ma occhio a Szolnoki Ha storia ed è di valore» Basket A Brienza, assistente allenatore di Cantù, il compito di visionare gli avversari di Coppa campionato ungherese è di discreto livello» LUCA PINOTTI CANTÙ L'entusiasmo c'è, inutile negarlo, perché le qualificazioni di Champions League sono il lasciapassare per l'Europa. Ma, si sa, saranno tre partite da vincere, contro avversari magari non di primissimo piano e - anche per questo - poco conosciuti. Ma c'è chi è preposto a studiarli e a prendere informazioni nello staff della Red October. Sarà certamente una delle incombenze, nelle prossime settimane, di Nicola Brienza, assistente di coach Evgeny Pashutin. «In Lituania una Lega in ascesa» Come per tutte le squadre italiane, anche all'estero le cose non vanno diversamente. Siamo in pieno "basketmercato", i roster sono incompleti e non è semplice dire, in questo momento, se l'urna sia stata benevola con Cantù: «Diciamo che i primi due turni non sono impossibili sulla carta. A grandi linee, si può dire che il vero scoglio, visto che siamo convinti di arrivarci, sarà il terzo turno. Perché il Liektabelis, degnissimo rappresentante del campionato lituano, è sicura- mente una formazione di primo piano di una lega di valore e in grande ascesa». Ma, parlare ora di terzo turno, è come entrare già nel mondo dei sogni. La strada è impervia, i Qualifying Rounds sono una competizione che, in meno di due settimane, porterà le squadre che arriveranno al terzo turno partendo dal primo agiocare ben sei partite, tra andata e ritorno. E, la prima, per Cantù sarà il 20 settembre al PalaBancoDesio contro gli ungheresi dello Szolnoki Olaj : «Ci stiamo ovviamente attivando per raccogliere più informazioni possibili, ma anche loro stanno definendo la rosa. Se hanno vinto lo scudetto per l'ottava volta, sicuramente sono una formazione di valore e con una storia. Lo scorso anno ebbi modo I «I primi ostacoli sono abbordabili L'eventuale vero test nell'incrocio con il Liektabelis» di visionare parecchie partite della lega ungherese, si tratta di un campionato di livello discreto». Lo stesso, o quasi, può dirsi dei campionati di Cipro e del Belgio: «Se passeremo troveremo il Larnaca o l'Anversa, altre due formazioni che giocano in due leghe di sviluppo, scelte spesso da americani che vogliono costruirsi una credibilità in Europa, o dai roo-kie che ambiscono a campionati e salari di più alto livello. E di solito ci sono sorprese in molte squadre di questi campionati». Vogliamo farci trovare pronti» Alzando ancora un po' l'asticella dei sogni, Brienza commenta anche il girone a cui è destinata la Red October in caso di superamento dei preliminari: «Come avevo già detto, la Champions ha ben poco da invidiare all'Euro-Cup. Nel girone C ci sono Bam-berg, che lo scorso anno era in Eurolega, oltre ai campioni in carica dell'Aek. Sarà un girone di ferro, ma prima dobbiamo arrivarci. E chiaramente, vogliamo farci trovare pronti per conquistare questa qual