La benedizione del Cedro «Bertone cambio di lusso» BASKET Galli "svela " i pregi del nuovo arrivo in casa OJM Cedro Galli "racconta" Pablo Bertone. In attesa dell'ufficialità della firma dell'esterno italo-argentino che completerà il roster del-l'Openjobmetis, il tecnico varesino alla guida di Pesaro - che lo ha allenato nella fase finale della stagione 2017/18 -illustra le caratteristiche del probabilissimo nuovo acquisto bianco-rosso. Partendo da una "cabala" che dà fiducia a Varese. «Prima di tutto spero che Bertone possa confermare la tradizione positiva dei giocatori che porto io in Italia e poi dimostrano tutto il loro valore a Varese: era accaduto nel 2010 con Phil Goss che scelsi io a Rimini in Le-gAdue nel 2008, e poi lo scorso anno con Tyler Cain, scovato in Lettonia nel 2013 per Forlì. Pablo era un giocatore sconosciuto quando la scorsa estate lo pescammo in Argentina, ha dimostrato il suo valore e sono contento che abbia trovato collocazione con un ottimo contratto come quello propostogli da Varese». Che tipo di caratteristiche tecniche possiede l'atleta del 1990 che ha esordito in Italia lo scorso anno a Pesaro? E sicuramente un cambio perfetto, che definirei di lusso, perché sa fare un po' di tutto ed è un ottimo collante tra i reparti. Dal punto di vista tecnico è una guardia che ha un ottimo tiro piedi per terra, è molto bravo nel giocare il pick&roll e in difesa ha eccellenti doti da stopper. Non so se è in grado di giocare anche da ala piccola; da noi il meglio lo ha dato da guardia quando è arrivato Taylor Braun che era un'ala pura, ma ormai nel basket moderno i 2 e i 3 sono sostanzialmente la stessa cosa e in assetti dinamici può fare la sua parte». Come descriverebbe Bertone dal punto di vista caratteriale? «Pablo è il tipico giocatore argentino che possiede un'ottima base di fondamentali ed abbina la "garra" consueta del sudamericano. Ha giocato tanti anni negli Stati Uniti tra High School e università, ma di fatto il suo bagaglio tecnico è di stampo europeo. Tra l'altro parla un ottimo italiano e questo è un valore aggiunto per uno straniero che aiuterà a cementare il gruppo con la sua disponibilità a giocare per la squadra. Mi sembra un elemento molto adatto per il basket di Caja». Qual è il suo giudizio sull'Openjobmetis che sta nascendo passo dopo passo? «Varese mi piace molto e l'arrivo eventuale di Bertone potrebbe rappresen- tare davvero la ciliegina sulla torta. La stagione 2018/19 sarà quella nella quale cadrà il ventesimo anniversario dello scudetto della Stella; mi pare che l'Openjobmetis abbia messo le basi per disputare un'annata importante partendo dalla conferma di 5 decimi della squadra che ha comandato la classifica del girone di ritorno 2017/18, più ovviamente la conferma dello staff tecnico guidato da Caja, e aggiungendo elementi dal rendimento garantito per la serie A come i vari Moore, Archie, Scrubb, Iannuzzi e lo stesso Bertone. Sono convinto che la squadra possa stupire anche quest'anno, mi ricorda i primi Roosters di Carlo Recalcati della stagione 1997/98 che giunsero in semifinale perdendo solo al quarto atto contro la Fortitudo».