LE TRATTATIVE BIANCOROSSE Green, tiraemolla all'epilogo offerta a un'ala Usa tuttofare e sondaggio per un 3 italiano Javonte Green Raffaele Baldini/Trieste Mercato sempre vivo, bocce cucite e tanta cautela nel trattare questioni che possono virare all'ultimo minuto come nel caso di Marco Cusin; per questo motivo è più facile delineare intendimenti che materializzare giocatori con un nome ed un cognome. La clessidra consuma gli ultimi granelli prima di decretare la fine dell' "era Green" a Trieste. Al di là dell'onda emotiva figlia di un percorso splendido fatto dall'americano in un biennio, la mera questione contrattuale non dà segnali positivi: i procuratori confermano che Javonte difficilmente tornerà a vestire la canotta Alma, il giocatore manda timidi segnali distensivi, ma dal peso specifico sempre più ridotto. La società ha fatto sapere che la pazienza sta esaurendosi, prova ne sia la trattativa avviata per un numero "3" statunitense. Nome? Top secret, si sa solo che non sarà un "go-to-guy" ma un uomo tutto fare: 10-15 punti nelle mani, rimbalzi e difesa. E dal possibile nuovo arrivo si evince che coach Dalmasson ha richiesto competenze coerenti con la propria idea di pallacanestro, cioè senza il cannoniere scelto e con pedine equipollenti per un roster da sfruttare appieno. Sempre nel ruolo di ala piccola si sonda il mercato italiano per un sostituto naturale dell'esterno americano; anche qui c'è un identikit, giovane ma non giovanissimo (quindi è escluso qualche U20 portato dalla Nazionale), da lanciare in serie A come fu per Giga Ja-nelidze al piano di sotto. Sotto canestro si sfoglia la margherita fra Summer League americane e mestieranti europei; per firmarlo pare che sia maggiore tranquillità, non si forzano i tempi, la priorità