BASKET SERIE A UN GRUPPO PROMETTENTE LA V NERA STA CERCANDO DI ALLESTIRE UNA SQUADRA CON GIOCATORI DI BUON LIVELLO CHE VOGLIONO COMPLETARE IL LORO SALTO DI QUALITÀ La Virtus ha il suo regista: Taylor dirigerà l'orchestra Meta II play ha intenzione di riportare in alto Bologna ESTERNI Sopra, la guardia Pietro Aradori (Schicchi); a lato, il play Tony Taylor (Afp) Massimo Selleri ¦ Bologna Con i suoi 183 centimetri Tony Taylor promette di infiammare il pubblico della Virtus. Di nomi su chi sarebbe stato il regista della V nera ne sono circolati tanti, ma alla fine nel difficile equilibrio tra talento, costi e voglia di venire in una realtà che punta in alto partendo da un livello medio si è posato sull'ex giocatore del Bamvit. Al duo Pino Sacripanti - Marco Martelli bisogna riconoscere il coraggio di non essere andati sull'usato sicuro, ma di provare ad allestire una squadra interessate ricca di giocatori dove, se si escludono Kenny Punter e Pietro Aradori, tutti devono ancora dimostrare qualcosa e verranno sotto le Due Torri per dimostrare il loro valore in un club che spesso è vittima di un passato lontano quando si vinceva tutto, ma allo stesso tempo la società perdeva patrimonio o, peggio ancora, si indebitava fino ad affogare. TORNANDO a Taylor sono le cifre ottenute in Turchia a parlare per lui con 12.3 punti segnati e allo stesso tempo 4.2 assist a gara, per cui di lui tutto si potrà dire tranne che è un mangiapalloni. L'unico dubbio è legato al periodo di ambientamento che ogni giocatore straniero deve affrontare quando arriva nel campionato italiano, uno scotto che nel caso del regista è ancora più evidente dato che le sue difficoltà si ripercuotono sul rendimento di tutta la squadra. Gli esempi sono innumerevoli, ma il fatto che la Sega-fredo giochi anche la Basketball Champions League sicuramente Ultimi tasselli Serve un'ala grande straniera per il quintetto e un piccolo che completi la pattuglia italiana velocizza questo processo. Dal punto di vista della squadra, ad oggi per essere completa manca l'ala grande straniera che parta in quintetto e un esterno italiano, a cui si aggiunge un altro straniero che salendo dalla panchina mantenendo alta la qualità del gioco. All'appello manca anche un italiano, possibilmente un playmaker dato che Sacripanti è un allenatore della vecchia scuola che vorrebbe tre playmaker per poter preparare nel migliore dei modi le partite. La richiesta si scontra con quanto sta offrendo il mercato, sempre avaro di registi italiani di livello. Infine oggi Matteo Berti e Alessandro Pajola saranno impegnati negli ottavi di finale degli Europei under20