«La Coppa un vanto E ci aiuterebbe anche in campionato» Lungo intervento a Radio Sportiva di coach Nicola Brienza. Il vice allenatore della Red October Cantù è intervenuto in diretta durante la trasmissione "Passione Sportiva", soffermandosi soprattutto sulla gara di ritorno e sul fattore campo a favore dei campioni di Ungheria. «La gara di andata si è conclusa abbastanza bene - ha dichiarato Brienza -, nel senso che il risultato è sicuramente positivo perché abbiamo colto una vittoria. Peccato, però, abbiamo un po' da recriminare perché nell'ultimo quarto avevamo raggiunto un margine un po' più importante, ottenendo un buon vantaggio che purtroppo non siamo riusciti a mantenere fino alla fine. Detto ciò, siamo comunque contenti per la vittoria. Guardiamo con ottimismo alla gara di ritorno: sappiamo che il tifo in casa loro è molto caloroso e costante durante le partite. Per noi sarà un modo anche per crescere come squadra». Una gara fondamentale per proseguire, meglio dire cominciare, il cammino europeo: «La Cham-pions è comunque una competizione estremamente importante. Per noi è dunque un vanto potervi partecipare e questo fa anche un po' parte del Dna di Cantù, visto che nella storia del club la coppa ha sempre avuto un ruolo significativo, anche se per noi l'impegno fondamentale per noi è la serie A, l'obiettivo è quello di fare un bel campionato, cercando di lottare per ottenere un posto nei playoff». La qualificazione ai gironi è comunque un obiettivo: «La Champions è "un di più", una competizione a cui ovviamente vogliamo partecipare anche per aiutare i giovani a fare esperienza, così come agli stranieri alla prima loro coppa. L'obiettivo è qualificarsi per poi crescere e migliorarsi, anche per fare bene in campionato, competizione che re- sta il nostro punto di riferimento». Sulla stessa lunghezza d'onda Jonathan Tavernari, poco servito dai compagni a Desio: «Dobbiamo imparare a giocare meglio di squadra, cercando di applicare maggiormente gli schemi di coach Pashutin ricorrendo meno al talento. Siamo comunque felici per la vittoria, purtroppo non abbiamo capitalizzato un discreto vantaggio di 10-11 punti che ci avrebbe fatto comodo e abbiamo fatto un passo indietro nel finale. Peccato, perché sappiamo bene che in Ungheria non ci accoglieranno con il tappeto rosso, visto che tifoseria? Lo sapevamo già prima, servirà una grande partita». Frank Gaines, ancora uno dei migliori per Cantù, è fiducioso: «Vogliamo passare il tur