IN TRIBUNA LUCIANO LIGABUE IL ROCKER E' AMICO DI RIMAS ED HA VOLUTO ESSERE PRESENTE ALLA SUA ULTIMA ESIBIZIONE L'ARBITRO? UN GIORNALISTA TRA LE CURIOSITÀ DELLA SERATA ANCHE IL NOSTRO COLLABORATORE GABRIELE GALLO COME ARBITRO Le lacrime di Kaukenas «Reggio mi manca» L'addio del campione «Non vi dimenticherò mai» Gabriele Gallo GLI ULTIMI Tiri liberi della carriera di Rimantas Kaukenas li ha fischiati chi scrive, nella sua veste di arbitro provinciale Fip. E resterà personale e indelebile ricordo sportivo nella serata in cui, di fronte ai circa 3000 spettatori del PalaBigi, il campione lituano ha detto addio al basket giocato. E lo ha fatto circondato da vecchi amici e compagni di squadra, sparsi tra le formazioni di veterani del parquet italiani e lituani, tutti con il numero 13 sulla canotta per omaggiare il numero storico di Kaukenas. 15 minuti di pallacanestro amichevole, chiusa sul 24 pari proprio dai canestri di Rimas dalla lunetta, dopo «deciso» fallo del suo ex avversario poi direttore sportivo, Alessandro Frosini, dove comunque non sono mancati momenti di show. Al fischio finale lunga e meritata «standing ova-tion» per un commosso ed emo-zionatissimo Kaukenas, il cui nome viene chiamato per tre volte dallo speaker ufficiale della Pallacanestro Reggiana, Pierpaolo Zucchetti, con i supporters biancoros-si che all'unisono ne evocano il cognome. Poi, circondato dall'abbraccio collettivo, l'ex capitano della Grissin Bon dei trionfi, ha ufficialmente appeso le scarpette al chiodo con l'altro ex comandante del vascello reggiano, Michele Antonutti a fargli dono di una Magnum di Prosecco della sua azienda vinicola firmata da tutti i protagonisti del match. La partita tra rappresentativa tricolore e lituana è stato il clou dell'evento de- EMOZIONE Rimas Kaukenas saluta e abbraccia Luciano Ligabue presente nel parterre del palasport dicato a Kaukenas; il quale si è goduto tutto l'abbraccio del palasport a cui ha regalato tante gioie. Ricchissima la platea di vip in parterre e sulle gradinate del Bigi. A partire da Luciano Ligabue e Nicola Gerber Maramotti, suoi amici personali, in prima fila a fianco del sindaco di Reggio Luca Vecchi. Nel primo quarto del vero match di basket le «vecchie glorie» si siedono nelle prime file delle gradinate, e fa un certo effetto vedere fianco a fianco tanti protagonisti della pallacanestro dei primi anni 2000, da Alessandro Frosini, che per una sera è tornato ad indossare canotta e pantaloncini, a Teo Soragna, a Jek Galanda sino a Kuzminkas e Zukauskas e a una indimenticata gloria bianco-rossa come Donatas Slanina. Rice- ve poi tanti applausi pure Marco Carra, che Reggio non ha dimenticato. Al termine della partita della Grissin Bon altro momento emozionante: la consegna a Rimantas Kaukenas, dalle mani della presidente della Pallacanestro Reggiana, Licia Ferrarmi, dell'assegno con l'incasso dell'incontro (8.050 euro) interamente devoluto alla sua associazione, benefica. Occasione per lui per un messg-gio finale al pubblico reggiano. Dopo una battuta iniziale: «Volevo ripensarci anche stavolta ma poi...» Kaukenas si commuove: «Mancate non soltanto a me, ma a tutta la mia famiglia. A Reggio ho dedicato tutte le mie residue energ