Basket Brianzoli in trasferta in Ungheria. Non sarà una partita facile: nell'andata i biancoblù si sono imposti con un punto di vantaggio (69-68) A sinistra, la guardia biancoblù Gerry Blakes contro David Vojvoda. Sopra, un altro momento del match a Desio Cantù vuole il pass per la Champions Oggi alle 18 la sfida di ritorno contro lo Szolnoki Olaj dopo la vittoria risicata a Desio Pashutin: «Ai miei giocatori chiedo maggiore concentrazione e qualche errore in meno» Non sarà facile. Perché, a dispetto del blasone, lo Szolnoki Olaj è un avversario tutt'altro che malleabile, come ha dimostrato giovedì sera a Desio. Oggi alle 18, sul campo della squadra ungherese, in un palazzetto che si annuncia caldissimo, la Pallacanestro Cantù va a caccia del pass per il secondo turno dei preliminari di Basketball Champions League. Non sarà facile, appunto, perché nella sfida di andata Cantù si è imposta con un punto di vantaggio (69-68); un margine risica-tissimo che non consente troppe concessioni agli avversari. La differenza canestri sarà eventualmente decisiva per il passaggio alle prossime gare, contro la vincente del confronto fra Aek Larnaca e Giants Anversa. A Cipro, la prima sfida è stata conquistata da- gli ospiti: i belgi hanno avuto la meglio per 74-83. «Ci vorrà una squadra attenta per 40 minuti - spiega coach Evgeny Pashutin, allenatore dei brianzoli -In pratica sarà partire come da 0-0: ai miei giocatori chiedo ancora maggiore concentrazione e qualche errore in meno rispetto alla gara di andata. Servirà una condotta molto intelligente. Sicuramente andranno fatte meno concessioni, rispetto a quelle che ho visto a Desio, al loro uomo più importante, David Vojvoda. Allo stesso tempo sono soddisfatto per i miglioramenti mostrati in difesa contro una formazione che va spesso al tiro e che nel complesso siamo riusciti a limitare, visto che non ha superato quota 70 punti. Questo è un passo importante nel nostro cammino». Un passo che non sarà pe- rò semplice, anche perché i canturini giocheranno in trasferta. E Pashutin ne è consapevole. «Sappiamo che in Ungheria ci sarà un palazzetto molto caldo - sostiene ancora l'allenatore della squadra brianzola - ma conto sull'esperienza dei giocatori che hanno già disputato incontri di questo tipo. L'attenzione dovrà essere sulla partita e non sul pubblico; sono sicuro che chi sarà chiamato in causa saprà reggere la pressione e saprà controllare le emozioni». Ha applaudito il successo dei canturini anche Roman Popov, amministratore unico del club, in prima fila a seguire la squadra; finora aveva avuto sempre un ruolo defilato. Un po' di delusione, invece, per l'ex Comense Eszter Ujvari, per anni simbolo del basket femminile ma- giaro, in tribuna con i figli e il marito Jeno Csiszar, console ungherese a Milano: per loro il gradito invito del club brianzolo e il posto in tribuna a fianco di una storica bandiera del basket italiano e internazionale, Pierluigi Marzo-rati. Dal canto suo, Dragan Aleksic, tecnico dello Szolnoki Olaj, lancia la sfida per il match odierno. «Siamo pronti per il ritorno - spiega l'allenatore dei magiari - Giovedì sera non era facile imporre il nostro gioco su un campo difficile e con un pubblico appassionato come quello del PalaDesio. Ma anche il palazzetto di Szolnok sarà molto caldo: c'è grande attesa per questo incontro, sarà una bella