OriOra, è l'orgoglio l'arma anti Cremona I biancorossi devono riemergere in una gara molto complicata: arriva una squadra partita fortissimo I LOMBARDI SONO DIETRO SOLO A MILANO E VENEZIA HANNO IL QUARTO ATTACCO DI TUTTO IL TORNEO MA SONO VULNERABILI NELLA FASE DIFENSIVA IN CAMPO Patrik Auda cerca il canestro Maurizio Innocenti UNA VIGILIA di grandi dubbi e grandi attese. Domani (alle 20.45) al PalaCarrara arriva Cremona, terza in classifica con 8 punti subito dietro a Milano e Venezia. Si tratta di una squadra che viaggia a 88 punti di media con il 52 per cento da due punti e il 27 per cento da tre punti, numeri che la por- tano ad essere il quarto attacco del campionato con 441 punti segnati. Il neo sta nella difesa, la decima del campionato con 422 punti subiti. Sui numeri di Pistoia meglio soprassedere: la seconda peg- gior difesa con 473 punti subiti e il terzultimo attacco con 382 punti fatti. Questa settimana c'era la speranza di qualche cambiamento, invece il roster è rimasto lo stesso e dunque sarà la stessa squadra vista finora a dover sfruttare al massimo il turno in casa (mentre le prossime due gare saranno fuori, contro Sassari e Reggio Emilia) per conquistare i primi due punti della stagione. La società infatti ha scelto di dare fiducia ai giocatori e al tecnico, per cui c'è solo da sperare che abbia fatto la scelta giusta. E' lecito però avere dubbi, perché la squadra vista finora non lascia presagire niente di buono. Per vincere ci sarebbe bisogno di un totale cambiamento da parte dei giocatori, soprattutto a livello di atteggiamento. Uno stravolgimento, un ribaltamento completo che porti Pistoia a giocare come non ha mai fatto, ovvero con grinta, rabbia, attenzione, concentrazione, e testa sempre dentro la partita. Diffìcile, ma non impossibile dal momento che si tratta della normalità. Si parla di caratteristiche che qualsiasi squadra deve avere, non sono cose fuori dall'ordinario, ma il minimo sindacale. Dubbi dunque, ma anche attesa, proprio per vedere una reazione da parte di questo gruppo, un sussulto d'orgoglio, la voglia di dimostrare che questa squadra non è la Cenerentola del campionato, il brutto anatroccolo, ma un gruppo di giocatori, di professionisti che sanno fare il loro mestiere, magari anche meglio di altri. I giocatori insomma devono dimostrare di avere l'amor proprio di non voler fare sempre brutte figure, di prendere imbarcate da chiunque, di uscire tra i fischi. Tutto questo si chiama orgoglio, è q