LaTorrehascelto,giocheràcoiilll «Cantù è unagrande opportunità» Basket II neo acquisto è pronto per l'esordio a Bologna: «Sono carico per la nuova esperienza» «Sono molto contento di come mi hanno accolto sia i compagni sia lo staff. E non era scontato» Andrea La Torre (in maglia bianca) durante uno dei primi allenamenti con la Red October Cantù LUCA PINOTTI CANTÙ Andrea La Torre, un predestinato. Il nuovo giocatore della Pallacanestro Cantù, messo sotto contratto con un triennale - un tipo di accordo che, da queste parti, non si vedeva da secoli - è un figlio d'arte. Ed è un ragazzo-prodigio che, forse con un po' troppo azzardo, è stato accostato da adolescente a Danilo Gallinari per tipo di gioco, talento e capacità di stare in campo. La pallacanestro nel sangue Ma, con i suoi 21 anni, ha il tempo di recuperare. Ha il basket nel sangue, del resto. La pallacanestro è una vera tradizione di fa- miglia come dimostrano anche le carriere dello zio Massimo e del papà Gianluca, entrambi pivot di oltre 210 centimetri protagonisti in serie A negli anni '90. Per il primo quasi 1000 punti e nove stagioni in A praticamente sempre con la canotta di Napoli, mentre il padre di Andrea ha disputato due stagioni con la Stef anel Trieste e una con l'Are-sium Milano. La Torre si allenava in bianco-blu già da una settimana con il nulla osta dell'Olimpia Milano, la società da cui si è appena svincolato. In pochi giorni il giocatore è riuscito a convincere Evgeny Pashutin e lo staff tecnico della Red October: lo hanno testato e, infine, apprezzato. Da giovedì è un giocatore, in tutto e per tutto, di Cantù e domani sarà a referto a Bologna. Esterno classe 1997, in Brian-za ora può giocarsi qualche chance in più rispetto alle scorse settimane, quando era chiuso dal roster stellato di Milano. Bravo sia nell'impostazione della manovra offensiva, sia nell'uno contro uno, forte di una fisicità non comune che gli permette di ricoprire molto bene anche il ruolo di "ala", oltre a quello di guardia e di playmaker, La Torre ha già giocato tanto in A2, dopo essersi formato cestisticamente nella prestigiosa Stella Azzurra Roma, società molto nota in ambito internazionale per essere da sempre una straordinaria fucina di talenti. Inoltre, è stato una colonna delle varie nazionali giovanili con quattro Europei e due Mondiali disputati. «Sono carico per questa nuova esperienza» ha commentato La Torre, dopo la firma sul contratto che lo legherà alla Red October per i prossimi tre anni. «Cantù mi ha dato una grande opportunità - prosegue l'ex Olimpia Milano -, non vedo l'ora di potermi finalmente misurare contro giocatori di prima categoria. Sono contento anche per essere stato accolto al meglio sia dai miei nuovi compagni di squadra che dal nuovo staffe questa, essendo arrivato a stagione in corso, non era affatto una cosa scontata». MJ e Kobei suoi idoli Cresciuto a pane e pallacanestro, con Michael Jordan e Kobe Br-yant come idoli, La Torre per la sua esperienza canturina ha scelto di indossare la maglia numero 11. Serie A LegaBasket 6a giornata di andata Prossimo turno ¦ Sab 17/11, ore 19: Trieste-Trento. Dom 18/11, ore 12: Cremona-Varese; ore 17: R.Emilia-Avellino; ore 17:30: Bologna-Torino; ore 1