BASKET VUELLE «lo sono positivo: il gruppo cresce» Cedro Galli «Abbiamo perso, è vero, ma da Brescia torniamo con una consapevolezza diversa» ¦ Pesaro «Ci GIOCHIAMO una partita importante e veniamo da una gara che, nonostante la sconfitta, ci ha dato fiducia. Perché quando li abbiamo affrontati in precampionato Brescia ci aveva spazzato via e il risultato nemmeno contava, questa volta invece ce la siamo giocata sino in fondo. Mi spiace molto, anzi mi brucia, per l'occasione sprecata, ma per un allenatore questi da parte della squadra sono ugualmente segnali di crescita da tenere in considerazione». Cedro Galli è così, niente scalfisce Organico «Siamo corti? Invece fra i lunghi adesso c'è concorrenza: ho 5 giocatori per soli due posti» la sua positività e la sua fiducia, per lui la squadra che ha in mano è la migliore al mondo e non si lamenta delle differenze di roster che ogni volta si trova a dove affrontare, con Trieste che ha 14 giocatori in organico nonostante, ufficialmente, lotti per la salvezza: «Mi sembra che abbiano un roster così profondo da poter puntare a qualcosa di più di una salvezza tranquilla: oltretutto - sottoli- nea - schierano 10 stranieri, perché Fernandenz, Strautins ejane-lidze sono italiani solo di passaporto. Non cambia la sostanza: col roster che abbiamo, noi questi due punti ce li dobbiamo conquistare. E anche io, nel mio piccolo, sono costretto a fare selezione perché oggi nel settore lunghi abbiamo cinque giocatori per due ruoli e dunque gioca chi merita, sia dai segnali che mi manda in allenamento, o nelle amichevoli, che naturalmente dall'impatto che ha sulla partita». I RIFERIMENTI non sono difficili da capire: Ancellotti sta attraversando un momento difficile e si sta facendo mangiare minuti dagli altri lunghi, anche se più inesperti di lui: «Ma dobbiamo aiutarlo, non certo puntargli il dito contro, Andrea sa benissimo che da lui mi aspetto di più e non solo perché quest'anno è il capitano». UNA GARA, quella con Trieste, che sul piano dell'agonismo promette di essere tosta: «Conosco bene coach Dalmasson, ci siamo incrociati tante volte in A2 - ricorda Cedro -, le sue squadre sono aggressive e giocano una pallacanestro molto intensa: dovremo essere pronti al loro assalto». E' parti- colare che i cinque stranieri della Vuelle, pur viaggiando tutti in doppia cifra, non riescano mai a giocare bene tutti e cinque contemporaneamente: «Ma questo non capita mai nemmeno agli altri, credetemi, alti e bassi sono normali durante la stagione. In attacco le soluzioni ci sono per tutti, manchiamo ancora di precisione e di cattiveria nell'applicare ciò che abbiamo preparato. Poi, c'è anche da dire che quando un giocatore segna 35 punti, come accaduto a Blackmon domenica scorsa, è normale che si prenda più tiri togliendoli a qualche compagno. Abbiamo cavalcato la sua serata strepitosa e fino a un minuto dalla fine stavamo avendo ragione». Di sicuro, dopo averlo lasciato troppo ai margini per un paio di partite, la squadra ha preso coscienza che Mockevicius può essere un fattore là sotto: «Oggi i ragazzi si conoscono di più e dunque riescono a coinvolgere di più i lunghi, cosa non semplice nel basket. Mockevicius non è un pivot verticale e non sarà spettacolare, ma è concreto e ha tanta energia: sta avendo un impatto su questo campionato, mi auguro che prosegua sulla buona strada». Elisabetta Ferri SU ANCELLOTTI «ANDREA E' IN DIFFICOLTA E VA AIU