Cantù e troppo corta Bologna sì tramuta da soglio a incubo La sfida. Subito avanti di 13 i brianzoli si illudono ma poi pagano la pochezza dei cambi in panchina PAOLO DI DOMIZIO BOLOGNA SECAFREDO BOLOGNA 90 RED OCTOBER CANTÙ 81 SECAFREDO: Punter 5 (1/3,1/2): Pajola; Taylor11 (4/6,1/6); Baldi Rossi;Cappelletti 2 (1/1,0/1); Kravic 26 (10/17,0/0); Aradori 26(6/10,3/4); Mbaye14(3/5,2/4);Courno-oh2(1/2,0/3);Qvale4(2/6,0/0).N.e.: Berti, Carrara. Ali. Sacripanti REDO(TOBERCANTÙ:Gaines12 (4/6,0/5) Mitchell 23 (3/9,4/9): Blakes 5 (0/6,1/2) Udanoh 16 (6/9,0/0); Davis (0/1);Tassone: Jefferson 22 (10/14,0/0);Tavernari 3 (0/0, 1/3), La Torre. N.e: Baparapè, Quaglia, Pappalardo. Ali. Pashutin ARBITRI: Begnis.Weidmann, Nicolini NOTE- Parziali 17-26,47-42,66-60. Ancora una sconfitta in trasfertaperlaRedOctoberche crolla nell'ultimo quarto, dopo uniniziogrintosoe convincente che aveva annichilito la Virtus, soprattutto nel primo quarto. Troppo poche le carte a disposizione in panchina: Cantù non riesce ad avere la stessa intensità nelle rotazioni e alla fine paga i tanti minuti in campo dei titolari. Ibrianzoli riescono arimanere attaccati alla gara con Mitchell e Jefferson ma è troppo poco per portare a casa i due punti. Che partenza Pronti via ed è subito Jefferson ad aprire le danze con 9 punti filati che costringono Sacripanti a un timeout immediato dopo soli 90" dalla palla a due. Qvale "fa gol" per la Virtus ma dall'altra parte Cantù trovabene gli spazi nell'area avversaria: le triple di Mitchell e uno scatenato Jefferson (11 punti e 6 rimbalzi nel primo quarto) regalano la doppia cifra di vantaggio (4-17 al 5'). È poi l'ex di turno Aradori (9 punti consecutivi) a rimettere in carreggiata la squadra di casa Rientro distratto per la Red October nel secondo quarto, la Virtus ne approfitta e questa volta è coach Pashutin a chiamare timeout a inizio del quarto. Non porta i frutti sperati il minuto di sospensione perché Cantù, priva di Gaines fuori per tre falli, nonsegnapiùin attacco e la difesa crolla sotto i colpi di Kravic, che porta il primo svantaggio nella gara per i brianzoli (30-29 a 5' dall'intervallo). Ritmi altissimi con le due squadra che trovano quasi sempre la via del canestro. Cantù soffre l'asse bianconero Taylor-Kravic; con Jefferson in panchina è Mitchell a prendersi la scena ma è in difesa che la squadra di Pashutin traballa, chiudendo in svantaggio di 5 lunghezze all'intervallo lungo. Polveribagnate al rientro dagli spogliatoi: una schiacciata di Jefferson e un canestro di Ara- I Jefferson e Mitchell non sono da soli sufficienti a reggere l'impatto dori nei primi 3' del terzo quarto. I biancoblù si trovano bene nell'area avversaria con il solito Jefferson, vera spina nel fianco nella difesa della Virtus e Udanoh che con la solita energia punisce gli aiuti difensivi. II debutto di La Torre Partita in equilibrio, senza strappi: ancora Udanoh risponde a Mbaye, Cantù però accellera e apre la strada a due contropiedi avversari, Mitchell si perde prima Aradori poi Punter e ancora brianzoli in difficoltà. Subentra del nervosismo, fallo tecnico per Mitchell, debutto per LaTorre in magliacanturina al posto dell'ex Trento e Cantù che riesce a limitare i danni chiudendo sul -6. Sciocchezza di Udanoh all'inizio dell'ultimo periodo che regala un gioco da 4 punti alla Virtus, Mitchell fa 1/2 dalla lunetta ma è in difesa che Cantù fa fatica dove Kravic ne segna4 infila dal post basso contro Jefferson. Coach Pashutin si aggrappa a Mitchell ma la Virtus aumenta i giri del suo motore: ancora una Dalla panchina canturina non La stanchezza inizia a farsi tripla di Aradori, Kravic dimen- arrival'aiuto sperato: pochissimi sentire, la Virtus alza il muro in ticato sotto canestro dalla difesa minuti in campo per le "seconde difesa e Cantù crolla nel finale, e la Red October scivola sul -12. linee" biancoblù. Finisce 90-81. Tony Mitchell autore di 23 punti in 35' di gioco è stato il top scorer dei biancoblù FOTO D'ARCHIVIO !( 4i Davon Jefferson corre velocemente spingendo il contropiede Le pagelle CAINES 5 12 punti con, però, 0/5 da tre punti e tanto, forse troppo nervosismo. Subito con problemi di falli non riesce a far girare bene la squadra e si intestardisce nel pressare troppo i diretti avversari, finendo per commettere falli ingenui e sbilanciare la difesa canturina MITCHELL7 L'unico a fare il suo, dall'inizio alla fine. 23 punti, a volte forza troppo ma è lui la prima punta della squadra. Nel momento topico della gara anche lui si innervosisce e prende un tecnico che poteva essere evitato. Nel complesso però risulta a tratti immarcabile: a volte sembra un predicatore nel deserto. Gioca meglio quando si mette in proprio invece di cercare il resto della squadra intorno a lui. BLAKES4.5 Dannoso per se stesso e per i suoi compagni. 5 punti con 0/6 da due e tanti tiri presi senza ritmo e senza molta logica: nel finale si nasconde senza incidere né in attacco né in difesa. Non ripaga, sicuramente, la fiducia di coach Patushin che lo tiene in campo in mancanza di altre soluzioni UDANOH 5.5 Prova a dare il solito contributo offensivo e difensivo, inizia bene con energia fisica e mentale che riesce a trasmettere anche a tutti i suoi compagni. Nel terzo quarto permette ai suoi di rimanere a galla nonostante le polveri bagnate IL PEGGIORE BLAKES dell'attacco biancoblù ma poi, nel finale di gara, non si fa trovare pronto dai suoi compagni e crolla anche lui sotto i colpi dell'attacco bianconero DAVIS 5 una comparsa di 7 minuti e poco più dove tenta un tiro e subisce un fallo. Il primo, tra la panchina canturina, che non risponde presente alla gara TASSONE 5 7 minuti anche per lui, pieni di nervosismo e una foga eccessiva che lo fa tornare seduto, senza mai più rientrare nelle rotazioni JEFFERSON 7 22 punti con 10/14 al tiro, inizia col botto segnando i primi 11 punti di Cantù, poi continua a infilare la difesa avversaria con la sua fisicità. Bravo anche a tenere nell'uno contro uno quasi tutti gli avversari. Nel secondo tempo, con Mitchell cerca di tenere vivi i suoi con il solito apporto a ribalzo e sotto le plance. Difensivamente soffre molto Kravic soprattutto nei minuti finali TAVERNARI5 il giocatore più utilizzato in uscita dalla panchina, anche lui non riesce ad imprimere la sua traccia nella gara, soprattutto fisicamente dove evidentemente poteva dare di più. Nessuno strappo decisivo, nessun sussulto in una gara piatta e scialba LA TORRE S.V. Un solo minuto in campo per l'ulti- mo arriv