Arrivato da campione Nba, il lungo Usa si distinse per gli eccessi L'antitesi: la modestia e la concretezza di Renzo Vecchiato Le mattane di Pace fecero clamore Quel libero di Gentile, che incubo L'AMARCORD Severino Baf/Trieste Pace e bene? Traspariva poco o nulla di francescano dal Pace che nell'estate del 79 metteva piede a Pesaro, fresco campione Nba con i "Proiettili" di Washington. Bravo, era bravo, considerando il buon bottino di punti, la caterva di rimbalzi e le stoppate. Matto, però, ancora di più. Volava in alto, l'Icaro del basket, per restare poi bruciato dai propri eccessi. Decisamente senza freni: la macchina sempre lanciata a tutto gas sulle strade dell'Adriatica come se fossero a una sola corsia, allenamenti a singhiozzo e nessuna voglia di disputare lo spareggio-salvezza con Mestre, tanto da rendersi uccel di bosco. Petar Skansi con l'aiuto della polizia lo trovò ubriaco fradicio alla periferia di Milano. Una vita spericolata verso l'inesorabile declino fino all'umiliazione del ricovero in una casa per homeless. Non sapeva, lo scapestrato Joe, che contro Rimini stava vedendo l'altra faccia del basket, quella pulita, scolpita nella roccia carsolina, di Renzo Vecchiato, cresciuto e perfezionato all'Italsider dal minuzioso lavoro di Gianni Pituzzi e Renzo Vecchiato Franco Stibiel. Per lui lasciamo parlare le cifre, al di là del prezioso apporto nello storico primo scudetto della Scavolini 1988: 202 presenze azzurre, oltre 700 in A, argento olimpico, oro e bronzo agli europei. Pesaro evoca l'annus horribi-lis. Nel '94 Trieste sparava su più fronti mancando i bersagli. Usciva dalla Coppa Italia e doveva buttar giù l'amaro calice anche in Korac. Tanjevic si mostrava fiducioso di alzare il trofeo intitolato all'amico Ra-divoj, il "Diavolo Rosso" dell'Okk Belgrado che in Cop-pacampioni segnò 99 punti. All'andata della finale a Salonicco la Stefanel, pur sotto tono (Gentile più Bodiroga 3 su 25) limitava i danni (-9) ma nel ritorno non riuscì a rimontare il Paok. Terza cocente delusione in campionato, nella quinta decisiva sfida in semifinale. Colpa della parziale eclissi della lunetta, al calar dei regolamentari, con la Scavolini + 1. Potendo contare su due liberi la vittoria sembra a portata di mano, la sinistra di Gentile non trema e infila il primo. L'illusione dura un sospiro perché Nando ha una fatale esitazione nel girarsi per raccomandare una marcatura e fallisce l'ulteriore tentativo. Nel supplementare il pugno del k.o. assestato dall'incontenibile Myers chiuderà ogni discorso. Il veleno sulla coda lo avrebbe messo Stefanel abbandonando il... tetto coniugale di Chiarbola dopo 10 anni di matrimonio fra le proteste dei tifosi. Eppure non era trascorso molto tempo da quando aveva radunato giornalisti per esporre il suo progetto. Tutti insieme sulla stessa barca con ai remi "Caronte" - l'omone in canottiera nonostante il freddo pungente - verso un casolare nella valle di Jesolo. Menù: pasta con la salsa e "bisato". L'idea di Bepi? Creare un polo sportivo sul Carso unendo le forze regionali. A d