IL COACH Vitucci: «Mentalità ok Pensiamo a quota 20» " L'ex di turno non tradisce. Perché Frank Vitucci esce vittorioso dalle mura del Pala Vela, per quanto ai suoi tempi FAuxiliurn disputasse le gare casalinghe sul parquet del PalaRuffi-ni, con una brillante vittoria. Magari non per la qualità espressa, ma per il valore ed il significato di un successo in casa di Torino. Sulla carta, rivale in campionato più quotata e con maggiori disponibilità per fare risultato. «Ottima vittoria, pur nel contesto di una partita sinceramente brutta - la lucida analisi del coach della Happy Casa Brindisi -. Abbiamo perso troppi palloni, dovremo lavorare per crescere nel possesso della palla. Ma abbiamo mostrato una tenacia ed una voglia di vincere notevoli, che alla fine si sono rivelati decisivi per il punteggio. Non era semplice venire a capo di questo match e per questo sono contento dell'atteggiamento dei miei». Nonostante, appunto, una prestazione poco brillante dal punto di vista della qualità. «Punteggio basso, innanzitutto, un dato rilevante sulla bontà del nostro lavoro in difesa e a rimbalzo. Anche se abbiamo sofferto quell'immarcescibile highlander che risponde al nome di Poeta, che ce l'ha spiegata anche questa volta. Sulla qualità del match, poi, credo abbia influito molto l'orario della palla a due: in generale, le partite delle 12 sono finora state molto poco spettacolari. Dobbiamo migliorare la fase di possesso, le 21 palle perse rispetto alle loro 11 significano 10 tiri in più concessi a Torino. Ma mentalmente siamo sempre stati dentro la partita alla grande». Fino al momento del break decisivo, ispirato da un paio di giocate raffinate di Chappell. «Ha tirato fuori il classico coniglio dal cilindro? Assolutamente no: nessun coniglio, nessuna magia da parte sua. Quelle sono semplicemente le classiche giocate di chi ha consistenza nei momenti cruciali della parta, le giocate di un uomo decisivo nei frangenti decisivi. E infatti, anche in difesa, ho messo lui su Poeta nel finale per provare a stringere un po' i bulloni. Dietro c'è da lavorare, ma in fin dei conti abbiamo comunque tenuto una squadra come Torino a 66 punti». A proposito di singoli, Brindisi al Pala Vela ha esibito forse la miglior versione di Mora-schini. «Un ragazzo che ha qualità tecniche e taglia fisica di livello, oltre ad un'educazione cestistica importante. Mettendo insieme tutti questi pezzi, in estate mi sono chiesto: perchè uno così non dovrebbe giocare in Serie A? A lui chiedo innanzitutto qualità nei minuti giocati, senza guardare a quanto stia in campo. Per noi è cruciale per le scelte da prendere in campo, è un giocatore chiave. E anche grazie a questo ruolo mi sembra più performante, probabilmente si sente investito da un ruolo importante che lo galvanizza». Vitucci però non alza le braccia dal manubrio e non perde di vista gli obiettivi stagionali. «Siamo in bici e dobbiamo guardare davanti alla ruota per non cadere, non alzare la testa in cerca del traguardo: pensiamo a raggiungere la quota salvezza che dovrebbe aggirarsi intorno ai 20 punti. Poi è chiaro che le vittorie a