BASKET SERIE A UNA SCONFITTA ANNUNCIATA CAGNARDI HA BOCCIATO IN MODO DEFINITIVO GRIFFIN LASCIANDOLO IN PANCHINA NEGLI ULTIM116 MINUTI MALGRADO L'EMERGENZA Milano è di un altro pianeta: arriva il - 25 Partita senza storia con la Grissin Bon che regge per 20 minuti poi affonda in un terzo quarto (31-13) in cui James fa la differenza AGUILAR ATTESO OGGI IN CITTA' PABLOAGUILAR DOVREBBE ARRIVARE OGGI A REGGIO DOVE SI SOTTOPORRÀ' ALLE VISITE MEDICHE E SI AGGREGHERÀ' ALLA GRISSIN BON AMICI CONTRO Federico Mussini contrastato dall'ex biancorosso Amedeo Della Valle: una sfida tra grandi amici AX Milano Grissin Bon AX ARMANI: James 21 (1/3, 6/11], Della Valle 11 (3/8, 1/2], Fontecchio U (3/4, 2/3), Brooks 8 (4/5, 0/2), Tarczewski 11 (5/6); Jerrels 11 (2/2, 2/6), Cinciarini 9 (2/3, 1/1), Kuzmin-skas 8 [4/5, 0/2], Burns 2 (1/2), Mi- cov (0/1, 0/2), Bertans 5 (1/2 da 3). N.E. D'Ambrosio. Ali. Pianigiani GRISSIN BON: Llompart 5(1/1,1/2], Mussini 8 (1/3, 1/2], Ledo 21 (7/15, 2/7), Gaspardo 13 (2/3,1/4), Griffin 7 (2/8, 1/1); Vigori 4 (2/3), Candì 10 (1/2, 2/3), De Vico 7 [1/1,1/5), Dello-sto, Cipolla, Diouf (0/1 ). Ali. Cagnar-di Arbitri: Bartoli, Di Francesco, Gio- vannea NOTE - Parziali tempi 23-15, 44-43, 75-56. Tiri liberi: AX Milano 11/13, Grissin Bon 14/19. Rimbalzi: 39-31 per Milano. Daniele Barili! VENTICINQUE gocce di sangue. Tatuate sulla tenera e anemica pelle biancorossa. Venticinque gocce di sangue che raccontano la storia di una partita mai davvero nata e mai davvero disputata. Venticinque gocce di sangue simbolo di un tributo più o meno dovuto. Perché sono la rappresentazione della differenza dei valori in campo. E d'altronde che sarebbe finita così, con quelle 25 goccce di sangue tatuate sulla pella della Grissin Bon, lo sapevamo già prima di cominciare. Troppo chiara ed evidente la differenza tra le due compagini, ulteriormente amplificata dalle assenze di Butter-field, Elonu e Cervi. La formazione di Cagnardi ha fatto quello che, realisticamente, poteva fare. E quello che, in parte, Milano le ha concesso di fare. Perché, diciamo la verità, ogni volta in cui FAX ha messo in campo la sua fisicità e il suo atletismo, la Grissin Bon ha cominciato subito ad annaspare. Reggendo, comunque, il confronto per 20 minuti e affondando poi nel momento in cui l'imbattuta capolista della serie A ha deciso che la ricreazione era fi- nita e non le andava più di giocare con il topolino reggiano. Un paio di unghiate e la fine della storia si è subito materializzata. Reggio torna così a casa con 25 punti sul groppone (100-75), ma senza doversi rimproverare più di tanto. E torna a casa con la certezza che l'avventura di Eric Griffin a Reggio è arrivata ai titoli di coda. Ieri Cagnardi si è arrabbiato di brutto con il «grifone» e, malgrado un organico ridotto ai minimi termini, negli ultimi 16 minuti del match lo ha lasciato in panchina preferendogli i giovanissimi Vigori e Diouf, quest'ultimo addirittura al debutto assoluto in prima squadra. Più chiaro di così, il messaggio, non poteva essere. IN OGNI caso va sottolineato che il primo tempo biancorosso era stato da applausi. Malgrado l'evidentissima disparità delle forze in campo, la Grissin Bon galleggiava sulle onde del match, riuscendo a non farsi risucchiare dai gorghi creati dalla svogliata compagine milanese che non si scuoteva neppure dopo un paio di sfuriate di Pianigiani. L'AX infatti viaggiava a lungo a velocità di crociera pur dando l'impressione di poter fuggire via con facilità. Erano i canestri di Della Valle a creare il primo solco (23-15) ma i reggiani, con la testa libera e senza pressioni, restavano lì, aggrappati al match. E quando, nel secondo quarto, Ledo (11 punti in una manciata di minuti) trovava la strada per in- fìocinare il canestro, la Grissin Bon riagguantava il match e si guadagnava anche un paio di minimi vantaggi (34-37 e 41-43) andando negli spogliatoi sul 44-43 dopo aver realizzato 28 punti in 10 minuti con 3/7 da 3 punti. Quasi troppo bello per essere vero. E, IN EFFETTI, il sole spariva definitivamente dal cielo biancorosso subito dopo il riposo. Perché un fuoriclasse assoluto come Mike James decideva che era giunto il momento di tagliare il cordone ombelicale della partita. Le sue triple (9 punti in 100 secondi) e i suoi assist erano coltellate letali che affettavano i sogni reggiani. Per di più l'AX trovava un po' di solidità difensiva con Fontecchio che metteva la museruola a Ledo (solo 3 punti per lui nel terzo quarto) e così la storia della partita diventava a senso unico. In un terzo quarto da tregenda, vinto da Milano per 31-13, si vedeva tutta la differenza reale tra le due formazioni. 11 romanzo della partita, insomma, si chiudeva lì. Tutto il resto era accademia. Niente di grave: perché mai sconfitta fu più annunciata. E quelle venticinque gocce di sangue tatuate sulla tenera pelle biancorossa non fanno neppure troppo male. © RIPRODUZIONE RISERVATA Della Valle «Reggio in crescita e l'arrivo di Aguilar è un gran colpo» «REGGIO è in crescita e in alcuni momenti ci hanno messo in difficoltà - ha commentato Amedeo Della Valle- non era una cosa scontata visto che avevano tante assenze. I ragazzi italiani stanno salendo di colpi e Ledo è un grande talento. Ora che si sta amalgamando meglio con i compagni può diventare ancora più decisivo». L'ex «Facciacatttiva» della Grissin Bon scommette poi sul nuovo acquisto biancorosso: «L'aggiunta di Aguilar sarà un grosso passo in avanti per Reggio: è un giocatore che sa capire la pallacanestro, è intelligente e ha esperienza. Ovvio parlare della sua prova e di come si è sentito ad affrontare la Grissin Bon. «Inevitabile che ci fosse tanta emozione, ma ne avrò ancora di più quando verrò a giocare al PalaBigi: lì mi arriverà davvero una botta molto forte. Sono comunque contento di aver visto tanta gente a cui voglio bene e a cui sarò sempre legato». Infine un passaggio sulla sua attuale avventura in maglia Olimpia: «Mi trovo bene, è una società organizzata in ogni minimo dettaglio, ma è ch