Meneghini «Cantù? Troppi glie pensi ini NonalPaltezzaladifesae anche laregia» Basket serie A. Andrea ha commentato per Eurosport la partita di domenica a Bologna «Alla Virtus è bastato aumentare la pressione per lasciare un segno indelebile sul match» LUCA PI NOTTI CANTÙ . «Cantù ha un "arsenale", ma se la difesa non gira..». Andrea Meneghin ha seguito per il canale Eurosport la partita di domenica tra Bologna e Cantù. Il figlio del grande Dino, già campione d'Italia con Varese nel 1999, oro europeo con l'Italia nello stesso anno e ora apprezzato commentatore tv, è convinto che Cantù abbia tutti i mezzi per disputare una stagione tra le "grandi", a patto che sistemi qualcosa. Tempo, di fatto, ce n'è, male ultime due sconfitte legittimano qualche dubbio. «Salvo Jefferson» «A Bologna sono mancati troppi protagonisti, in particolare è mancata una regìa - dice l'ex guardia di Varese e Fortitudo -: Gaines e Blakes non hanno girato al meglio e quando mancano soluzioni efficaci in attacco poi diventa dura passare indenni da un palazzet-to come il PalaDozza. Ma il problema vero è stato in difesa: se Aradori era un pericolo noto, Kra-vic ha avuto invece un'incidenza troppo forte. Cantù ha concesso troppi canestri facili e in trasferta può diventare una sentenza: se si permette di far "gasare" il pubblico di casa, a maggior ragione se è il pubblicodella Virtus, recuperare poi diventa un'impresa». Eppure Cantù aveva comincia- to bene: «Effettivamente l'inizio era stato incoraggiante, poi si è spenta improvvisamente la luce. E sono cominciati troppi "ciapa no" e troppi "ghe pensi mi": in poche parole, Cantù ha smesso di giocare di squadra, troppe iniziative individuali, e a Bologna è bastato aumentare la pressione per lasciare un segno indelebile sul match». Per Meneghin, gli uomini-chiave di Cantù avrebbero potuto fare meglio: «Mitchell ha segnato tanto, ma mi è parso un tantino nervoso e ha viaggiato a corrente alternata, mentre è dabocciare la regìa di Blakes, con scelte non all'altezza della situazione. In questo momento Cantù girabene se segna da tre e se conquista rim- I «In questo momento Cantù girabene se segna da tre e se conquista rimbalzi» I «Credo tuttavia chelaRedOctober abbia il potenziale per chiudere l'andata traleprime otto» balzi: purtroppo qualcuno ha litigato con il ferro e, nellalotta sotto i tabelloni, non c'è stata la giusta determinazione. Tra tutti, questa volta salvo Jefferson, un ottimo giocatore che potrà dare tanto alla Red October». E che dire dell'apporto nullo, in termini di punti, da parte della panchina? Gli unici punti sono arrivati da Tavernari allo scadere... «Anche questo è un dato, ma può essere un caso. Cantù ha tre bocche dafuoco riconosciute, se il loro apporto è nella media e la difesa si mette alavorare meglio, allora può sopperire ad eventuali lacune della panchina». «I giudizi vanno ponderati» Ma qual è la versione vera di Cantù? Quella spumeggiante vista contro Trento e Cremona o quella in disarmo contro Brindisi e Bologna? «I giudizi vanno un po' ponderati, specialmente quando ci troviamo in presenza di squadre, come Cantù, che hanno cambiato tanto nel corso dell'estate. Prendiamo Trento, per esempio: ha vinto domenica la suaprima partita, eppure non è mai stata presa a sberloni da nessuno in precedenza, quando aveva solo perso». «Tornando a Cantù - chiosa Meneghin -, credo abbia il potenziale, ragionando a medio termine, per chiudere il girone di andata tra