LO SPORT Basket, ora si vola alto E domenica c'è Brescia RODI a pag. 37 Happy Casa Brindisi: Moraschini l'arma in più Basket La vittoria di Torino, la terza consecutiva, spinge i biancazzurri nel lotto delle big. Ora c'è l'esame col Brescia di Antonio RODI BRINDISI - La vittoria otte nuta sui legni del Pala Vela d: Torino è di quelle pesanti, che può davvero cambiare il corse della stagione. Quello di Torino doveva essere un esame d: maturità per la Happy Casa che lo ha superato a pieni voti La risposta è stata la terza vittoria consecutiva, quarta in se: giornate di campionato. A guardarla bene, Brindisi nor ha giocato la sua migliore partita ma quello che più contavi; era portare in cascina i due punti. E così i biancazzurri hanno fatto, magari giocande anche sottotono e faticando oltre misura contro un avversario ridotto ai minimi termin: (out McAdoo, Cotton, Delfine e Cusin cui si è aggiunto il giovane Guaiana, colpito da un at tacco di varicella così come uno dei due assistenti, Stefanc Comazzi). «Dal punto di vista della sostanza e deUa maturità abbia- mo avuto buone risposte. Dobbiamo lavorare sulle palle perse, 21 sono troppe, ma sono molto contento della squadra che ha mostrato tenacia e voglia di vincere», ha detto in sala stampa coach Frank Vitucci. Ed è proprio il numero dei palloni persi la vera nota dolente della trasferta in terra piemontese. Alla fine sono state appunto 21, di cui ben 14 all'intervallo lungo. Tante, troppe per riuscire a scrollarsi di dosso un Auxilium comunque mai doma. Quando la "banda Vitucci" ha ridotto sensibilmente le palle parse (appena sette nei secondi venti minuti) la storia è stata decisamente ben altra, soprattutto in termini di attenzione. Cambiando marcia ha messo definitivamente le mani sul match nonostante la strenua resistenza altrui. Perché, nonostante tutto, la Happy Casa ha dato sempre la sensazione di avere nelle sue mani l'inerzia del match. Personalità - E quella che i biancazzurri sono riusciti a mettere sul tavolo anche stavolta. Perché Torino ha provato in tutti i modi di restare in partita, e per certi versi ci è pure riuscita, ma all'imbocco dell'ultima curva la formazione pugliese non ha mai tremato, aumentando oltre misura i giri del motore in ambedue le parti del campo. 11 26 a 7 di valutazione certificato nell'ultimo quarto è la prova eloquente del cambio di marcia, dell'energia sfoderata dai biancazzurri nel momento topico del match, quando c'era bisogno di lucidità e freddezza nel gestire ogni possesso che, di fatto, poteva risultare quello decisivo. Moraschini - Oramai è diventato un fattore decisivo, un giocatore sul quale Frank Vitucci può far leva senza che le sue attese vengano deluse. Gioca minuti densi di significato, mettendoci energia e tantissima qualità. Viene davvero difficile trovare le parole giuste per spiegale la sua utilità. Lo aveva già dimostrato nelle scorse settimane ed anche a Torino ha lasciato la sua impronta indelebile. Alla sirena del 40' il suo score parla di 17 punti in 23 minuti di utilizzo (4/5 da 2 e 3/3 dalla distanza) oltre a 3 rimbalzi, 2 assist e 16 di valutazione complessiva. Ancora una volta sbaglia pochissimo (l'unica nota stonata sono le 5 palle perse nel corso di tutto il match) ed una certezza assoluta di questa squadra. Il suo impatto è stato ancora una volta decisivo. Soprattutto nel secondo quarto (10 punti con il 100% dal campo), 2 rimbalzi e 11 di valutazione in 10 minuti di utilizzo, così come nell'ultimo periodo (5 punti realizzati e +5 di plus minus). La prossima sfida - Da oggi le attenzioni vengono riposte nella sfida interna di domenica contro Brescia (ore 19). Di fatto un altro esame di maturità per i biancazzurri al cospetto di un avversa