IL MOMENTO è arrivato: una decisione va presa. A dire la verità la situazione era già chiara da tempo, dopo la partita contro Brindisi, ma se la società ha voluto aspettare la conferma, questa è arrivata. C'è bisogno di allungare la squadra che vuol dire passare al 6 più 6. Alessandro Ramagli ha fatto tutto ciò che poteva in base al materiale a disposizione. Ha ruotato la panchina senza guardare alla carta d'identità e al curriculum, questo però ha portato la squadra ad avere un calo d'intensità e di qualità, ha centellinato i minuti degli americani, e il risultato è stato lo stesso, ha tenuto in PANCHINA Alessandro Ramagli e Fabio Bongi Basket La più gettonata è il passaggio al 6+6 Il tempo è scaduto Servono decisioni campo il quintetto titolare fino allo sfinimento, e ha voluto dire non avere più energie e lucidità nel finale. Fare di più è impossibile e, allora, non rimane che cambiare formula. Sì, perché sinceramente percorrere altre strade, vedi cambio di allenatore o di un giocatore, non ha molto senso sia dal punto di vista tecnico che economico. Tecnico perché Ramagli è un allenatore preparato, navigato e che conosce bene la pallacanestro. Economico perché il problema è allungare la squadra in modo da avere maggiori soluzioni per cui cambiare un giocatore per un altro o un allenatore per un altro sono operazioni che non portano nessun giovamento e non fanno risparmiare più di tanto rispetto a passare al 6 più 6. IL DATO DI FATTO è che comunque la si voglia vedere c'è bisogno di mette mano la budget e qui entra in ballo la società a cui spetta il compito di reperire le risorse. Difficile? Sicuramente, ma i soldi vanno trovati se si vuole almeno avere una possibilità di lottare per la salvezza. Semmai il problema è a monte ovvero quando è stata costruita la squadra perché era piuttosto evidente che il roster così com'era riservasse grossi rischi, che poi si sono rivelati delle certezze. Pistoia ancora una volta si trova a dover nuovamente correggere gli errori fatti e questo significa un esborso ulteriore. Se la società in estate, invece di affidarsi a una panchina di giovani di belle speranze praticamente a costo zero, avesse acquistato qualche giocatore di categoria o adottato fin dall'inizio il 6 più 6 oggi non si troverebbe nella condizione di dover spendere soldi per risistemare la squa