BASKET VUELLE NUMERI NON SI VINCEVA CON 26 0 PIÙ1 PUNTI DI SCARTO DAL 2008. L'ULTIMA VOLTA OLTRE I 100 PUNTI, IN CASA, NEL 2013 VARIANTI TATTICHE «L'ABBONDANZA FRA I LUNGHI CI PERMETTE MC CREE DA ALA PICCOLA MA EP DA N.4 CHE HA STESO PERIC» Che cavalcata, una roba d'altri tempi «I miei hanno ringhiato così è arrivata la svolta» Galli: «Il pubblico? Si sente che non vede l'ora di affezionarsi» ¦ Pesaro NON SI SA se fanno più impressione i 103 punti segnati o i 26 di scarto rifilati a Trieste. E onestamente una vittoria già messa in cassaforte alla fine del terzo quar- SFIDE McCree brucia Peric, a destra Mockevicius festeggia il baby Giunta dopo il tiro libero segnato. A fianco, un time-out di Cedro Galli to (+18) è un altro dato che fa scalpore. La gente è andata a casa così rilassata che quasi non ci credeva. Nessuna euforia, per carità, visto che tre giornate fa se ne prendevano 35 a Venezia, ma qualche nu- mero, per gli amanti degli annali, è giusto farlo. Anche perché - curiosità - gli ultimi due episodi sono stati centrati contro due rivali storiche, le bolognesi. ERA dalla stagione 2008/09 che Pesaro non vinceva con 26 o più punti di scarto: alla 12a giornata rifilò 27 alla Fortitudo Bologna (99-72). Mentre non segnava più di 100 punti in casa dal marzo Bolognesi portafortuna Le ultime due imprese in termini statistici centrate contro Fortitudo e Virtus 2013: era la 10a giornata di ritorno quando la Scavolini Banca Marche sconfìsse la Virtus Bologna 101-91. L'anno scorso, P8 di ottobre, c'era stato però uno squillo da cento punti in trasferta, alla 2a giornata: la Vuelle sbancò il Pa-laBigi di Reggio Emilia per 102-95, con 29 punti di Dallas Moore. Sembrava l'inizio di una stagione di soddisfazioni, poi invece la salvezza è stata a lungo in bilico. Quindi mani sul manubrio e pedalare. «INFATTI dobbiamo stare coi piedi per terra - dice Cedro Galli, che ha ritrovato un filo di voce -, ma è chiaro che il pubblico non vede l'ora di affezionarsi alla squadra e dobbiamo anche goderci certe serate. Ho riguardato la partita per scegliere alcune sequenze che voglio far rivedere ai ragazzi: mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra, che ha saputo rimanere ferma sugli obiettivi che ci eravamo dati. Uno era quello di attaccare Peric con McCree schierato da n.4 che è più veloce di lui e gli ha dato dei problemi; l'altro quello di difendere l'area, costringendo Wright e Fernandez a tirare da fuori perché Trieste quando ha vinto lo ha fatto con i lunghi, il vero punto di forza». IL QUINTETTONE con Murray da guardia non è stato un caso «ma uno degli esperimenti che stiamo facendo perché con 5 lunghi per due posti ora posso spostare Me Cree da ala piccola e inserire Shashkov o Zanotti al suo fìan- La crescita di Artis «Si sta adeguando ad un livello diverso dopo Polonia e Bosnia Ora tira fuori la personalità» co. Così diventiamo anche difensivamente più tosti: se capiamo che ringhiando possiamo fare il salto di qualità è un bene perché punti nelle mani ne abbiamo, ma il talento da solo non basta per vincere le partite». Se Me Cree a questi livelli lo stavamo aspettando, onestamente Artis ci ha stupito: «Erik non era contento di sé e ha reagito perché tu puoi parlare tutti i giorni con un giocatore ma alla fine la reazione parte da loro. Mentre Dominic sta prendendo confidenza con un livello più alto di quello che aveva sperimentato in Polonia e Bosnia e sta migl