La Pallacanestro Cantù rischia di sparire. Dmitry Gerasimenko ha messo in vendita la società. Dichiarato fallito in Russia e con i Basket L'annuncio choc del patron russo «Vendo Cantù» rubinetti dei soldi chiusi ha annunciato di non poter far fronte agli impegni assunti. Il club, con un comunicato, ha spiegato di voler proseguire l'attività e i tifosi rilanciano: «Tutti a Desio a difendere la nostra storia». SERVIZI ALLE PAGINE 54-56 Basket serie A La gloriosa società è nei guai CHOCANTU Il patron molla tutto: e adesso? Il caso. Messaggiodi Dmitry Gerasimenko: «In Russia mi hanno rovinato, non ho più soldi: devo regalare la società» Il club guidato dall'amministratore unico Popov proverà a proseguire con le risorse disponibili. Ma sarà dura FABIO CAVAGNA CANTÙ Un terremoto. La Pallacanestro Cantù rischia di sparire. E in Brianza, per lo meno in quel suo tessuto stratificato permeato storicamente dal basket, ci sarebbero gli estremi per la richiesta dello stato di calamità naturale. Dmitry Gerasimenko - lo potete leggere integralmente nell'articolo che compare più sotto - molla. Anzi, l'ha già fatto. Im- possibilitato a mantenere la società dopo che è stato dichiarato f alhto nella grande madre patria russa e i rubinetti sono stati chiusi. Con il contestuale prosciugamento dei fiumi di denaro, ovvero il congelamento dei conti. Di qui l'impossibilità di far fronte agli impegni assunti come Pallacanestro Cantù. Tempi ristrettissimi Per carità, la storia più recente insegna che con un proprietario così tanto inguaiato tutto ciò prima o poi sarebbe anche potuto accadere, mapoi quando succede veramente non ti senti mai pronto. Pensi, insomma, che non ci saranno mai gli estremi per stupirsi, ma nel momento in cui invece si materializzano le notizie peggiori un po' spiazzato ci rimani eccome. Perché ai sinistri scricchiolii che da anni accompagnano le gè- stioni del patron russo ormai ci si era in fondo assuefatti. Ed è proprio per questo che nelle ultime ore, quando il fuggiasco/latitante/esule ha confessato la verità a chi da queste parti a fatica porta avanti il club, a quesf ulti-moèvenuto un coccolone. Trasecolato, letteralmente. Soprattutto perché, accusato il cazzotto in pieno volto, non si è potuto permettere di mettersi in malattia. Eh no, perché ora c'è una società, e pur gloriosa, che va salvata. E un campionato che andrebbe portato a termine. E il problema, oltre ovviamente ai danari da reperire, è la tempistica Perché, appunto, non c'è stato il tempo di prepararsi, di programmare. E perché occorre fare in fretta Intervenire in tempi ristretti è un imperativo. Al momento, detto che non è in pericolo la partita di lunedì con Pesaro e probabilmente neppure quella successiva a Trieste, si potrebbe rischiare di arrivare già con il fiato corto al derby con Milano. Più in là nulla sarebbe garantito. Gerasimenko afferma che chi vorrà farlo potrà acquistare a costo zero la sua partecipazione azionaria - ovvero la proprietà unica e piena essendo lui socio unico - ma al di là dei costi non indifferenti (si ipotizza un milione di euro) per condurre a termine la stagione a fungere da deterrente sarebbero in particolare i costi incerti dei debiti pregressi. Un'esposizione debitoria che pur ridottasi nel corso della scorsa estate, non è ancora conosciuta nel suo esatto ammontare. Costi e ingaggi Per ovviare al disastro imminente, l'amministratore unico Roman Popov - ora il più alto in grado - dovrebbero reperire nuovi soci e una partecipazione maggiore da parte di alcuni degli attuali sponsor (peraltro quello principale è Red October, riconducibile appunto allo stesso Dmitry...) stimata al momento attorno ai 600mila euro. E ci sarebbero poi gli incassi delle (eventuali) 13 partite casalinghe che restano da disputare da qui al termine della regular season Una via da percorrere, per quanto parziale, per provare a condurre il più avanti possibile questabenedetta(sifaperdire) stagione potrebbe essere quella di transare i contratti con qualcuno degli americani così da alleggerirsi di una voce di costo significativa. Perché gli ingaggi di alcuni Usa sono decisamente significativi sotto il profilo economico. E dunque hanno una loro incidenza. Ma, per dire, su un piano ben diverso ma egualmente da ottemperare al pari del pagamento degli stipendi, andrebbero corrisposti anche i quattrini per i servizi obbligatori richiesti dalla Fip quali l'instant replay e il servizio statistiche. E via discorrendo. Le ipotesi Del resto, per gli spettri che appaiono all'orizzonte, a questo punto la retrocessione sarebbe il minore dei mali perché vorrebbe dire essere riusciti a salvare il titolo sportivo e poter ripartire la prossima stagione dalla serie A2. Una lega con costi decisamente inferiori a quelli della massima serie e die potrebbe dunque interessare a eventuali acquirenti "made in Brianza". Sempre sotto le storiche e gloriose insegne della Pallacanestro Cantù. Diversamente, non si riuscisse a terminare l'annata sportiva, allora il titolo sportivo andrebbe a farsibenedireel'eventualenuova società che prenderebbe il posto dell'ormai defunta Pallacanestro Cantù, pur senza essere costretta a ripartire dalla categoria più bassa ben difficilmente potrebbe essere iscritta d'ufficio a un campionato più alto di una serie B. I Proprietà ili I Per come ora vendita a costo zero stanno le cose Ma l'esposizione la retrocessione debitoria non chiara sarà il minore funge da deterrente dei mali Evgeny Pashutin, capo allenatore russo della Pallacanestro Cantù butti 41.&&» ^ ¦'/ ), ì Ancora tutto da scrivere il