Eagles: «Tutti a Desio Per il nostro orgoglio e per la nostra storia» Lo scrittore inglese Nick Horby, nell'immortale "Febbre a 90°", parlando della sua passione per l'Arsenal diceva che un tifoso è determinate per una vittoria esattamente come lo è un giocatore, solo che per la squadra ci spende più tempo, più soldi e più fatica. Non è un momento facile per nessuno, perché il rischio sembra concreto, molto più di altre volte, e anche gli Eagles hanno deciso di mobilitarsi, con un comunicato che gira da ieri sui social con l'immagine della curva del PalaDesio e che è semplicemente una chiamata alle armi per tutto il popolo canturino, senza troppi giri di parole con franchez- za ma senza polemiche o dietrologie. «La situazione non è pesante. Di più - si legge nel comunicato -. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Si dice così, no? Lunedì invitiamo e diciamo tutti ma proprio tutti a Desio! Perché? Per il nostro orgoglio, per la nostra storia, per il nostro futuro e per la nostra maglia. Per noi. Per dare una mano concreta alla società. Per creare un colpo d'occhio che potrebbe servire a creare entusiasmo. Noi ci siamo, noi ci saremo... Non solo a Desio! Sempre!!! La gente come noi non molla mai!». Francesco "Juary" Morabi-to ribadisce il concetto: «Non ci sembra il caso di entrare nel merito della vicenda, almeno per ora. L'unica cosa che possiamo fare è continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto, ossia tifare il più possibile e stare vicino alla squadra, rendere Desio un fortino inespugnabile e aiutare economicamente con i biglietti». Insomma, tutti attorno ai biancoblù, senza dietrologie, è il momento di fare cerchio e gruppo intorno a squadra e società: «Non abbiamo molte alternative, dobbiamo avere sempre il palazzetto pieno, a partire dalla partita di lunedì con Pesaro, dobbiamo dimostrare a tutti quanto i canturi-ni tengono al basket». Alessandro tamagni fflfflPlfc