Dalmasson: «A Cremona per crescere in trasferta» Parla il coach dell'Alma: «È una tappa per migliorare la nostra tenuta mentale. Silins e Wright non sono al top» Raffaele Baldini TRIESTE. Torna a respirare l'aria frizzantina delle sfide di campionato l'Alma Trieste, domenica pomeriggio Core 18.30) in visita alla rivelazione del campionato, quella Va-noli Cremona allenata dal coach della Nazionale italiana Romeo Sacchetti. Dalmasson, La Vanoli Cremona è quello che vorrebbe diventare Trieste domani? «Certo che si, come lo sono state Trento, Reggio Emilia e Brescia. Sono squadre che hanno trovato negli anni il modo di strutturarsi nella massima serie e di diventare punti di riferimento importanti. Noi dobbiamo imparare». Il gioco delle squadre allenate da Sacchetti è simile al suo "sistema", con molte letture e ancorato a rapide transizioni. Sopra gli 80 punti Cremona vince sempre; non farli correre sarebbe già una conquista? «A livello generale e secondo logica è assolutamente così, la discriminante non trascurabile però è che si gioca dopo la pausa. In questi casi le variabili impazzite aumentano». L'Alma può vantare rota- zioni lunghe, a differenza di Cremona che punta su 8 effettivi. Come ha ritrovato il gruppo in funzione delle fatiche extra dei nazionali e il recupero degli acciaccati? «Ilbilancio è il seguente: Ar-turs Strautins ha giocato poco in nazionale per un colpo subito, per cui sono necessari degli accertamenti. Non è certo che sia in campo a Cremona. Ojars Silins è in fase di recupero per il problema alla spalla, Hrvoje Peric sta bene. Calcolando poi che Wright ha ripreso ieri ad allenarsi, posso dire che, da una parte abbiamo l'ottimismo di vedere il gruppo quasi al completo (Walker a parte) ma dall'altra abbiamo la necessità di ricalibrarli fisicamente. Di certo noi abbiamo l'imperativo di far valere i nostri punti di forza, che sono quelli di un'intensità e di una produzione capillare, sfruttando tutti gli elementi a disposizione». Spesso le pause sono nemiche della concentrazione, a maggior ragione se si va in trasferta. Come ovviare al problema? «Intanto lavorando bene in palestra, come abbiamo fatto con la squadra quasi al completo. Ci siamo mantenuti "caldi" con due amichevoli di livel- lo, pur senza i nazionali e Wright. E' chiaro però che il nostro rendimento in trasferta sposta il focus della questione sull'aspetto mentale. Dobbiamo migliorare tanto da questo punto divista se vogliamo fare il salto di qualità, Cremona sarà una tappa importante». Ha dichiarato che Ojars Silins rimarrà a Trieste. Quali le ragioni per averla convinta e quale il destino di Devon-drickWalker? «La realtà è che Devondrick Walker sta facendo ancora del lavoro fisico differenziato, domenica non ci sarà. Per quanto riguarda Ojars Silins la questione non è il ruolo a far giurisprudenza per una sua permanenza, bensì le volontà sue e del procuratore alla scadenza del contratto. Il lavoro tattico per trasformarlo in numero "3" incontra la totale disponibilità e abnegazione del ragazzo, il suo ruolo a Trieste, nato per sopperire alle contemporanee assenze di Da Ros, Peric e Janelidze, può diventare importante anche nel prosieguo. Sta quindi a lui capire se Trieste rappresenta un trampolino o un'opportunità professionale futura».  3:.v;^ !]:i<: : I Nili