L'INTERVISTA SALVATORE PARRILLO. Giocatore del la San Bernardo Cantù «Il territorio si è mobilitato, ora non siamo soli. Giocheremo per loro» «E PIÙ DI UN DERBY ANDIAMO IN CAMPO PERCHI CI SOSTIENE » LUCAPINOTTI «Nonsonopronto,sono prontissimo». Suona la carica Salvatore Parrillo, il vicecapitano della Pallacanestro Cantù. Completatala riabilitazione dopol'infor-tunio alla caviglia e riassaporato - anche se per poco - le emozioni del campo nella sfida di Trieste, la sosta di campionato riconsegna alla nuova Acqua San Bernardo Cantùungiocatorecaricoamille per il derby contro Milano. Uno dei pochi rimasti dall'ultimo der-byvinto, quello deirecord aFiren-ze nei quarti delle Final Eight di Coppa Italia... La primadomandaèfacilefacile:co-mestai? Sto molto meglio, ormai sono pronto. Con lo staff in queste settimane abbiamo svolto un gran lavoro di riabilitazione prima, e di recuperodellacondizionepoi. Ci tenevo aessere aposto perii derby. Anche lasecondanonèdifficile. Dopo le tempesta societaria, che aria tira ora a Cantù? La situazione è migliorata, questo è sotto gli occhi di tutti. Noi siamo stati catapultati in questacrisi, ma siamo sempre stati tenuti al corrente delle cose e in pochi giorni il quadro si è schiarito. Cosa è cambiato? Tante persone, la città, le imprese sono corse in aiuto. Più di tutto ho apprezzato lanostragente,inostri tifosi: in tanti ci sono stati vicini tuttora lo sono. Garantisco che questo sostegno è apprezzato da tutta la squadra ed è di grandissimo aiuto per tutti. Dobbiamo sdebitarci... In che modo? Facendo tutto quello che è possibile per provare a vincere questo derby difficilissimo. Sulla carta, non c'è partita... Milano non la scopriamo ora: è costruitapervincere in Italiae in Europa, ha un roster sterminato e senza lacune. Noi stiamo bene, tutti in questi giorni stanno dando qualcosa inpiùinpalestraperfarsi trovare pronti: serviranno 40' di concentrazione e intensità ai massimi livelli per poter competere con Milano. Tutto ciò che può dipendere da noi, lo stiamo facendo al meglio. Tanto percitareunderbyrecente, la condizione idealesarebbericreare il clima del derby di Firenze in Coppa Italia.conlaclamorosavittoriadi Cantù per105-87,senzaCulpeppereCro- sariol infortunati... Non solo. Coumooh ebbe problemi di stomaco prima dellapartita e Thomas si infortunò nel corso del derby. Certo, sarebbe splendido, ma ognipartita fa storiaasé.Io credo che dovremmo provare a giocare senzapensare troppo, divertendoci, ma gettando il cuore oltre l'ostacolo. Stavolta peròsi giocheràa Desio, con più pubblico... Anche a Firenze il pubblico era importante. Ma questa volta ci può spingere di più. Il segreto, in quellapartita,fularesponsabilità distribuita su più giocatori. Ci furono tanti protagonisti, anche inaspettati, perché tutti sapevano che avrebbero dovuto recitare una parte importante, anche in attacco: eravamo in pochissimi. Ora cosa o chi temi di Milano? Fare un nome, o farne anche cinque, sarebbe riduttivo. L'organico è lì da vedere. Dovremo essere intelligenti ad avere rispetto di tutta laloro rosa, perché daloro "riserve" non esistono. EMilano cosa dovrà temeredi Cantù? Lanostra voglia di emergere: non vogliamo che