BASKET
Fiat, ultima chiamata per coach Brown
I gialloblù con il nuovo Hobson costretti a vincere contro Trento per invertire la rotta e confermare il tecnico
DOMENICO LATAGLIATA
Una settimana di clausura. Isolandosi da tutto e da tutti. La Fiat ha gestito così l'approccio alla «madre di tutte le partite», come l'ha definita nei giorni scorsi dalle pagine del sito societario il presidente Antonio Forni. Un richiamo all'unità e alla compattezza di un ambiente scosso dai pessimi risultati ottenuti finora: perdere anche stasera contro la Dolomiti Trento (Vela, ore 20,30) getterebbe ulteriori ombre su una stagione finora insufficiente, rimettendo in pericolo la panchina di Larry Brown faticosamente puntellata dopo dieci sconfitte di fila. Insomma: i tempi della storica vittoria della Coppa Italia - ricordati in settimana in occasione della premiazione da parte della Unione Stampa Sportiva Italiana - sono parecchio lontani e adesso è tempo di pensare soltanto all'oggi. Classifica alla mano, Trento
ha lo stesso bilancio di Torino (due vinte, sei perse) e occupa l'ultimo gradino della graduatoria in compagnia anche di Pistoia e Reggio Emilia. I bianconeri hanno però vinto due degli ultimi tre incontri di campionato disputati e, con il ritorno in regia di Craft, hanno ritrovato fosforo e compattezza. Per di più, hanno la consapevolezza di poter tornare ai piani della classifica visto che le loro partenze lente sono diventate ormai tradizione. Dul-cis in fundo, la Dolomiti è società che non perde mai la calma e che ha fatto della continuità il proprio marchio di fabbrica: coach Buscaglia allena infatti l'Aquila per la tredicesima stagione nel complesso, la nona consecutiva.
Tutt'altra musica per Torino, che in meno di sette stagioni ha visto avvicendarsi sulla propria panchina sette allenatori partendo da Pillastrini e proseguendo poi con Bechi,
Vitucci, Banchi, Recalcati, Gal-biati e infine Brown. Arrivato, quest'ultimo, a conoscere da vicino il basket europeo per la prima volta a 78 anni con tutte le difficoltà che un esordio del genere si porta dietro.
Guardare avanti è obbligatorio. E la Fiat - che prima del match ricorderà con un minuto di silenzio Gianni Asti, suo ex allenatore nonché "papà" del basket torinese - lo farà stasera con una nuova veste : tra i gialloblu esordirà infatti Darin-gton Hobson, ala di 31 anni, mancino che Brown ha sostanzialmente preteso in barba a qualche punto interrogativo legato alle sue condizioni fisiche. Non solo lui, però: dopo l'esordio (positivo) di Brescia, scenderà in campo per la prima volta al Vela il play Dallas Moore, mentre McAdoo riassaggerà il parquet dopo un'assenza di un mese a causa di una forte distorsione a una caviglia.
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Larry Brow