LA STORIA Galleria d'arte dei derby Da Grenoble a Firenze i cinque indimenticabili Raccontiamo i cinque derby'memorabili' Cantù-Milano? Facile per chi ha qualche primavera sulle spalle... Soprattutto ci si espone alla valutazione di più o meno coetanei che avrebbero scelto un altro -o altri- episodio. Ma la raffica dei cinque derby (tutti vinti da Cantù, ovvio; anche se Dan Peterson, intervenuto qualche sera fa alla bellissima serata in memoria di Bob Lienhard, avrebbe legittimamente - forse- motivo di obiettare) la raccontiamo partendo da dove vennero giocati. E allora diventa facile. Nell'ordine temporale, Cantù alla Parini, Milano al Palazzone di San Siro, Grenoble, Milano al Forum, Firenze. Chi ha anni, purtroppo, sulle spalle ha la data del 7 aprile 1968 scolpita nella memoria. Il primo scudetto di Cantù, evocato -con qualche gocciolone dei più 'maturi'- anche nella 'serata di Bob': il 'muro di Cantù', il Charlie e Tonino e Carlos, guidati da una persona super che ha poi gestito la Fiba, la federazione basket mondiale, con lucidità e sguardo 'aperto', Boris Stankovic. Insomma 0 derby vinto 71-58 per il successo in campionato, chiusosi in una Parini (i più giovani faticheranno comprensibilmente a crederci) con 1.500 -Ili-spettatori in estasi. Poi un salto di 13 anni: Mila-no-Cantù in semifinale scudetto del 1981. Gara 1 a Milano, vinta da Cantù che vedevalapossibMita di ripetere 02-0 della stagione precedente, nello stesso passaggio play off prima di finire sconfitta in finale dalla Virtus Bologna. Ingara 2 al Pianellaperò Milano pareggiava (con la 'gioia' della moglie di coach Bianchini -ormai è'storia'-trascinataper i campi da Cucciago al centro di Cantù). Allora 'gara 3': l'unico dei 5 derby vissuto da chi scrive davanti alla tv con i denti -durante i due supplementari- nella spalliera della sedia utilizzata al contrario. 132 punti del 'Bombe-r' e le giocate di Giorgio Cattini portarono Cantù (85-84) alla seconda finale scudetto consecutiva e al terzo titolo italiano. Due anni dopo, Grenoble. Coach Primo, il balletto 'incosciente' di Wally Bryant sul suo quinto fallo e a +7 Cantù -che chiamò tanti 'convinti' di avere già vinto a bordo parquet per esultare - i brividi finali sulla stoppata di Brewer (e le lamentele durate anni; Boskov diceva che "rigore è quando arbitro fischia": Maini-ni e Kotleba non avevano fischiato. O non si era sentito....) e la seconda Coppa dei Campioni a Cantù. Poi si va avanti di 28 anni. Milano che è già Assago, al Forum. Cantù è avanti 2-1 in semi- La festa di Antonello Riva e di Cantù a Grenoble Il derby del 2011 con la qualificazione alla finale scudetto finale scudetto dopo aver vinto le prime due gare al Pianella ed avere un po' deluso nella gara 3 esterna. Ma in gara 4 la qualità del basket della squadra allenata da Trinchieri porta Cantù al 62-74 di chiusura che vale la finale scudetto dopo 30 anni tondi. Lezione dibasket, come se ne dispensavano molte in quegli anni, e tra i protago-nistibiancobluun certo Vla-do Micov (e.... si, lo ammettiamo: vedere Vlado con quella maglia fa calare un po' la rivalità). Ultimo derby da ricordare, una memoria fresca, sicuramente molto più inattesa delle precedenti. Firenze, il 16 febbraio di quest'anno, la vittoria più ampia (105-87) di tutte quelle già ricordate. In un quarto di finale di Coppa Italia, senza due del quintetto base, infortunati, coach Marco Sodini trasforma Firenze -nonostante l'indubbia diversità architettonica e paesaggistica- in una piccola Grenoble. È 'solo' un quarto di finale di Coppa Italia, ma quando a un minuto circa dalla sirena gli Eagles intonano "come..... si fa a tifare Cantù" e quasi mezzo Mandela Forum si alza in piedi a seguire il coro.... ehhhh,