BASKET SERIE A NEI LOMBARDI GIOCANO TRE NAZIONALI: ABASS SACCHETTI EVITALI E DUE AMERICANI EX NBA COME CUNNINGHAM E HAMILTON La partita Si gioca al PalaCarrara alle 12 A pranzo con l'Onora inseguendo il tris Arriva Brescia TIME OUT Coach Ramagli dà istruzioni ai suoi: «L'obiettivo è quello di riprendere da dove avevamo lasciato» 7» e Maurizio Innocenti «BRESCIA è una squadra facile da presentare, il roster parla da solo». Alessandro Ramagli non è certo uno che si perde un parole inutili e soprattutto è schietto e sincero. «E' una squadra rinnovata - prosegue il coach biancorosso - che presenta tre giocatori della Nazionale, Vitali, Abass e Sacchetti, due giocatori che l'Nba l'hanno giocata per davvero come Hamilton e Cunningham, un elemento di grandissima esperienza come come Moss e un gruppo di americani in crescita, da Mika, a Alien, fino a Beverly, che in questo momento può essere considerato il centro titolare e un pacchetto di italiani molto interessante. E' una squadra profonda che gioca per l'Eurocup, la Coppa Italia e in campionato per ripetere la bella stagione dello scorso anno». LA ORIORA si presenta all'appuntamento di oggi (PalaCarrara ore 12) forte di due vittorie consecutive e di un gruppo che ha sfruttato la pausa per rimettersi dagli acciacchi e aumentare il feeling di squadra. «Abbiamo usato bene questa finestra - spiega Ramagli -staccando per due giorni e mezzo dopo Reggio, usando la prima settimana per recuperare soprattutto Peak, gestendo il recupero della caviglia di Kerron e facendo lo stesso con Auda. Il fine settimana ci ha lasciato qualche strascico per quanto riguarda la caviglia di Martini, però abbiamo reinserito anche lui. Sono state due settimane in cui abbiamo fatto tutto il necessario per presentarci al meglio all'impegno di oggi. Loro, secondo le statistiche, sono la squadra con il più basso numero di possessi, hanno Vitali che ama certi ritmi, ma hanno anche giocatori in grado di alzare l'intensità e giocare a tutto campo per cui meglio non fidarsi troppo dei numeri. L'obiettivo è quello di riprendere da dove avevamo lasciato e, come mi ha scritto Luca Banchi dopo Reggio Emilia, di provare a espugnare anche il PalaCarrara». A PATTO che Pistoia non senta troppo l'effetto palazzetto. «Non dobbiamo farci condizionare da niente di quello che ci sta intorno. Certo giocare davanti a tremila persone fa piacere così come è sempre meglio un applauso di un fischio, ma se uno vuol fare lo sportivo ad alto livello deve essere in grado di non soffrire di eccessiva emotività. Dobbiamo concentrarci su cosa fare per marcare Vitali, per limitare Hamilton, su come affrontare la loro zona 3-2 match up, su come attaccare gli spazi in contro