La Fiat ha ritrovato il calore del pubblico dopo una sfilza di ko L'americano, imposto da Brown, è stato l'uomo in più contro Trento Rimbalzi e assist Hobson da rottamato a nuovo propulsore DOMENICO LATAGLIATA V E entrato in campo con un sorriso accennato. E ne è uscito con un sorrisone largo così. Darington Hobson, al suo esordio in Italia contro la Dolomiti Trento, è rimasto sul parquet 24' facendo registrare 25 di valutazione: promosso, insomma. Perle cifre (3/ 3 da due, 2/3 da tre, 8 rimbalzi, 3 recuperi e 5 assist) e per l'atteggiamento. Positivo, sempre. Così, quando ancora il pubblico del Vela non si era scaldato complice il momentaneo sciopero del tifo organizzato, lui non ha esitato a 'chiamare' il resto dei presenti. Essendo l'ultimo arrivato, avrebbe potuto tranquillamente andare al traino dei compagni senza esporsi in prima persona: come non detto, invece. Ci ha messo la faccia e la sua 'prima volta' si è così trasformata in un successone: personale e di squadra, visto che la Fiat ha trovato la vittoria dopo dieci sconfitte di fila. Rispetto ai musi lunghi e all'atteggiamento distaccato di Rudd, del quale ha preso il posto, un altro mondo: «Deve ancora trovare la miglior forma -ha detto a fine gara coach le sfide di campionato che mancano a fine anno: Varese, Pistoia, Avellino e Cremona 8 i rimbalzi conquistati da Hobson contro Trento Miglior rimbalzista del match Brown - ma ha già fatto vedere di poterci dare una gran mano». In più zone del campo, peraltro: con i suoi 201 cm, Hobson è infatti il classico americano che in Europa può venire buono sia vicino che lontano da canestro. Per di più, i cinque assist andati a referto non sono stati casuali: già durante gli allenamenti era piaciuto per essersi proposto come giocatore di squadra, per nulla egoista e interessato al tabellino personale. Il match contro Trento ha confermato quindi le sensazioni positive dei giorni precedenti e Torino può adesso guardare al futuro con un no' più di ottimismo: se le condizioni fisiche del ragazzo di Las Vegas - scelto con il numero 37 da Milwaukee nel draft Nba 2010 - si manterranno buone, la Fiat avrà pescato nel sommerso un talento sul quale pochi erano disposti a scommettere. Colpa delle sue anche ballerine, entrambe sottoposte a interventi chirurgici che gli hanno poi impedito di affacciarsi a livelli più alti: ne è saltata fuori una carriera divisa tra la lega di sviluppo americana, Israele, Brasile, Cina, Argentina, Grecia e Repubblica Dominicana. Un girovagare qua e là senza mai fermarsi: nove squadre in otto anni, fino alla chiamata della Fiat. Dove Brown lo ha praticamente imposto, bruciandosi anche l'ultimo visto per i gioca tori extracomunitari: il tempo dirà se avrà avuto ragione lui, ma intanto la squadra ha incassato due punti fondamentali per non deprimersi ancor più. Le contro prove non mancheranno: domani al Ruffini (ore 20.30) contro Vilnius in un match di Eurocup ininfluente visto che Torino è già eliminata, ma soprattutto domenica a Varese. Dove i giallo-blu, se vorranno davvero rilanciarsi, andranno a caccia della seconda vittoria di fil