*t LA DINAMO RISORGE A BOLOGNA CON SUPER BANFORTH: 74-86 Scott Bamforth grande protagonista della sfida vinta dalla Dinamo a Bologna I SINI ALLE PAGINE 16 E 17 La Dinamo riparte da Bologna I sassaresi archiviano il ciclo no e si rimettono in corsa per un posto nella Final Eight I giocatori della Dinamo salutano i tifosi che li hanno seguiti a Bologna SERIE A»FUORI DAL TUNNEL La Dinamo torna la Dinamo e conquista due punti d'oro Avvio titubante sul parquet di Bologna, poi Bamforth trascina al successo un gruppo coeso Vittoria preziosa in prospettiva Final Eight sul campo di una diretta concorrente di Andrea Sini » INVIATO A BOLOGNA Come ti porto fuori dalla crisi in 40 minuti, anche meno. Un quarto a dribblare i fantasmi novembrini, 30 minuti a proporre basket vero e il gioco è fatto. La Dinamo esce a braccia alzate dal PalaDozza, con in tasca una vittoria preziosissima per 74-86 e la parola "fine" scritta in grassetto sulla serie di 4 sconfitte consecutive. I biancoblù di Esposito giocano una parte centrale di gara da applausi e un ultimo quarto di enorme personalità, metto- no al tappeto una diretta concorrente attrezzata come la Virtus Bologna e tornano in piena corsa per la Final Eight. Una grande prestazione di squadra (49 punti incassati negli ultimi 30', dopo i 23 concessi nei primi 6'45") e le stoccate di un Bamforth immar-cabile hanno messo le ali ai biancoblù, che in certi frangenti hanno rifatto vedere il cinismo e la personalità del precampionato. I fantasmi. La Dinamo parte con le idee poco chiare e 0 freno a mano tirato. La Virtus fa girare palla e fa subito male da oltre il perimetro (10-2 dopo 2'). L'at- tacco biancoblù si sblocca grazie alle triple di Thomas e Smith, ma i sassaresi non riescono in difesa non arrivano le giuste contromisure. Punter è scatenato e stampa in faccia a Gentile la tri-pladel 18-10, Esposito cambiale guardie inserendo Spissu e Bamforth ma ancora Punter sigla il +9 virtussino (23-14], Segnali di vita. Il Banco registra qualcosa in difesa, trova un bel canestro in transizione con Polo-nara e stringe i denti, riuscendo ad arrivare alla prima sirena sul -7 (25-18), con la consapevolezza che poteva andare peggio. L'i- nerzia lentamente cambia: Bamforth colpisce da oltre l'arco, Pierre difende duro e piazza un gioco da tre punti e Cooley colpisce col gancetto del -1, 27-26. Petteway non riesce in alcun modo a entrare in partita e al Banco manca la "zampata" per mettere la prua avanti. Il match resta in equilibrio ma si segna poco e i padroni di casa scavano lentamente un nuovo break, con Mbaye che fa 37-30 dalla lunetta. La svolta. Entra Devecchi, i sassaresi alzano l'intensità difensiva e dall'altra parte ci pensa Bamforth, che prende a schiaffi la zona di Sacripanti piazzando due tripe di fila, con Cooley che dalla lunetta firma la parità a quota 37, a 2'18" dal riposo. La difesa biancoblù tiene e a firmare il sorpasso è ancora Bamforth, che colpisce per la quarta vol- ta di fila da oltre l'arco, completando un break di 10-0. Dal 37-40 la Virtus trova tre giri in lunetta e riesce ad arrivare alla sirena di metà gara avanti di uno, 43-42. E stavolta a recriminare, non poco, sono i sassaresi. Il capolavoro Nel terzo quarto Esposito riparte dai migliori, ovvero Smith, Bamforth, Pierre, Polonara e Cooley, e il Banco mette subito la prua avanti grazie alla quinta tripla di Bamforth (43-46). La Virtus perde Taylor (4 falli al 22') e dal 49-49 il Banco cambia passo: Smith, Bamforth e Cooley attaccano bene il ferro e in meno di 2' i sassaresi piazzano un break di 8-0. Sul 49-57 a 5'51" Sacripanti chiede timeout e ordina la zona: arriva solo un minibreak con Baldi Rossi (54-59), mentre la Dinamo tiene la barra dritta: a Spissu manca solo il canestro, Petteway si sblocca con una schiacciata favolosa e Thomas confeziona il +11 (58-69) con il quale i sassaresi arrivano alla terza sirena. Coraggio e personalità. L'ultimo periodo è quasi una partita a scacchi, tra la Virtus che cerca disperatamente una scintilla e il Banco che non trema. Non trema neppure quando Bologna risale dal 61-71 al 69-71 grazie a due triple strabilianti di Punter. Il PalaDozza è una bolgia ed è qui che la Dinamo dà il meglio di sé: la difesa ringhia, la palla gira che è un piacere e Bamforth manda tutti a scuola (69-80 a 2'45" dalla fine). Aradori trova ancora la tripla del -6 (74-80) a 1 '53", ma Cooley e compagni allungano ancora, tagliando il traguardo a braccia alzate sul massimo vantaggio, 74-86. Che Dinamo, ragazzi! /i^>- Segafredo Virtus Bologna ________________________1° quarto 2d-18-2° quarto 43-42 74 86 | Dinamo Banco di Sardegna ^HZx^ » 3'quarto58-69______________________Oa£Tc<;P ARBITRI: Begnis, Lo Guzzo, Morelli i Quintetto iniziale OER Rendimento Offensivo Se Schiacciate Cento voci sarde nella bolgia Due di noi. Grande accoglienza da parte del PalaDozza per Marco Spissu (con tanto di striscione "Uno di noi") e per Stefano Gentile, due degli eroi della promozione in serie A di due stagioni fa. Fischi per Vincenzo Esposito, ex Fortitudo. Per lui era un derby. Rarità. Uno sfondamento fischiato a favore di Cooley, il primo dall'inizio della stagione. Lo commette Mbaye. Lo spettacolo del Madison. Tutto esaurito al PalaDozza, che si conferma il miglior palazzetto d'Italia. E in mezzo a questa bolgia i tifosi sassaresi, arrivati in forze (almeno un centinaio) si sono fatti sentire e alla fine