Mettere Peak a marcare Vitali: il colpo di genio di Alessandro Ramagli BASKET SERIE A IL CAMBIAMENTO DELLA SQUADRA NON E' DOVUTO SOLO A UN ASPETTO MENTALE, MA ANCHE AL LAVORO TECNICO PORTATO AVANTI DALLO STAFF BIANCOROSSO Il colpo di genio di Alessandro Ramagli OriOra II coach ha messo Peak a marcare Vitali: la chiave tattica che ha svoltato la partita Maurizio Innocenti LA ORIORA è cambiata, ha acquisito maggiore fiducia, più consapevolezza nei propri mezzi, ha la mente più libera. Tutto vero, ci mancherebbe, sicuramente l'aspetto mentale ha la sua importanza, ma non va dimenticato quello tattico. La squadra era nuova e l'allenatore pure per cui era normale aspettarsi un periodo di ambientamento reciproco e puoi fare tutte le amichevoli che vuoi, ma non saranno mai probanti come le partite di campionato. La squadra è cresciuta tanto anzi tantissimo e la partita contro Brescia è la prova del grande lavoro svolto da Alessandro Ramagli e il suo staff. Il primo aspetto da sottolineare è che Pistoia ha vinto una partita...normale nel senso del punteggio. I 73 punti sono nelle corde della squadra così come tenere a 70 gli avversari. La crescita si è vista nel piano partita studiato da Ramagli con l'adattamento difensivo di LJ Peak in marcatura su Luca Vitali. Una genialata quella del tecnico livornese perché si è rivelata la vera chiave tattica del match, quella che ha mandato fuori giri Brescia che si è trovata senza il suo punto di riferimento e questo ha creato grossi problemi ai lunghi che non hanno avuto l'abituale rifornimento e allo stesso Vitali che di fatto non si è mai potuto accendere a dovere. IL RESTO lo ha fatto una difesa corale dove tutti si sono mossi all'unisono. Una mossa che solo qualche settimana sarebbe stata impensabile perché la squadra non sarebbe stata pronta a recepirla o metterla in atto e che adesso, invece, segna lo stato di crescita del gruppo. Ramagli difficilmente si prenderà il merito scaricandolo tutto sui ragazzi, ma non ci sono dubbi sul fatto che la mano del tecnico si inizi a vedere. Non che prima non ci fosse, Ramagli è uno che lavora tantissimo in palestra e un profondo conoscitore di questo sport, solo che la squadra non era ancora pronta soprattutto mentalmente. Quando alla prima difficoltà ti disunisci, perdi fiducia, sei sotto di qualche punto, ma pensi già di avere perso anche se manca una vita alla fine del match, puoi preparare il piano partita che vuoi ma è tutto inutile. E' qui sta il vero cambiamento: Pistoia non è più quella squadra e il gioco e la mano di coach Ramagli si vedono in modo più netto e distinto. Per questo i complimenti al tecnico biancorosso sono doverosi e magari anche le scuse di chi ha dubitato e siamo sicuri che Ra- magli di genialate ce ne farà vedere ancor