Varese è al top in FIBA Cup Ora può davvero provarci BASKET Dopo Groningen è prima nel ranking della competizione L'Openjobmetis guarda dall'alto in basso le altre 15 partecipanti attuali alla FIBA Europe Cup. Le due vittorie esterne a Sassari e Groningen, dirette rivali nella corsa agli ottavi di finale della seconda competizione FIBA, pongono la squadra di Attilio Caja in cima al ranking delle formazioni ammesse alle Top 16. Il raid sul parquet della Martini Plaza contro una realtà competitiva come il Donar - semifinalista dell'edizione 2017/18 della competizione, ben più solida rispetto ai Rilski e ai Larnaca incrociati in precedenza - dimostra la concreta possibilità di Ferrerò e soci di far strada in questa manifestazione. La qualificazione al terzo turno è ormai in tasca, basterà vincere fra due settimane a Larnaca per giocarsi poi il primo posto del girone J nel derby ita- liano con Sassari il 30 gennaio. Ma i piazzamenti nelle Top 16 contano pochissimo in vista della composizione del tabellone playoff: previsto un sorteggio senza vincoli di sorta con le migliori 8 di FIBA Europe Cup e le migliori otto eliminate di Champions League inserite nell'urna con tutte le combinazioni possibili (per assurdo potrebbe scaturirne un nuovo derby italiano tra Varese e Sassari...). Chiudere al primo posto e col minor numero possibile di sconfitte servirebbe solo per poter avere il più a lungo possibile il vantaggio della gara di ritorno in casa nel sistema dei playoff. Rispetto all'edizione 2015/16 in cui l'OJM chiuse seconda dietro Francoforte è cambiata la formula: non più serie al meglio di tre partite, ma gare di andata e ritorno con differenza canestri, dunque poter giocare la seconda partita col vantaggio del fattore campo (garanzia fissa in caso di incrocio tra una squadra di FIBA Cup ed una proveniente dalla Champions) ha un peso specifico piuttosto elevato. Inoltre il titolo non si assegna più tramite quelle Final Four che Varese provò ad organizzare a Masnago e disputò poi a Chalon: tutte le serie - ottavi, quarti, semifinali e finale - si giocano con la formula della differenza canestri sul doppio confronto. L'analogia con tre anni fa riguarda il valore della competizione: finora gli stimoli dati da avversari e classifica sono stati ridotti, e le presenze all'Enerxenia Arena hanno viaggiato attorno a quota 1.300 spettatori (comunque ben superiori alla prima e seconda fase del 2015/16). Ma a partire dal prossimo big match contro Sassari, la società di piazza Monte Grappa si aspetta riscontri positivi anche al botteghino. Se Varese riuscirà a fare strada nell'unico dei tre fronti in cui non c'è lo spauracchio Milano, allora la FIBA Europe Cup -oltre ad una palestra finora utilissima per la crescita dei singoli e la messa a punto del sistema - potrà diventare alla distanza un possibile obiettivo. Campionato e Coppa Italia hanno una favorita d'obbligo con la corazzata AX Exchange; in coppa la concorrenza di Sassari, oltre ai russi di Saratov e dei tedeschi di Wurzburg in attesa di scoprire chi saranno le 8 retrocesse dalla Champions League, è innegabilmente più abbordabile... Giuseppe Sciascia © RIPRODUZIONE