Si gioca a casa Gerosa: «Sassari un po' come la vecchia Cantù» Giorgio Gerosa Il personaggio ÈdiCanzo ma abita a Desio Adesso è assistente di Esposito Casa sua è a due passi dal PalaBancoDesio e domani sera, al palazzetto, ci saranno tutti i parenti canzesi: compagna, genitori, fratello e zia. Torna a casa, nel vero senso della parola, anche Giorgio Gerosa, ex assistente di Fabio Corbani e Sergej Bazarevi- ch a Cantù e ora spalla - con Edoardo Casalone - di Vincenzo Esposito a Sassari. È tornato, lo scorsa estate, a fare quello che aveva lasciato a Cantù. Il nuovo approdo in serie A arriva dopo due anni intensi come responsabile tecnico del settore giovanile di Sassari: «È quello che ho sempre sognato, pur svolgendo con grande entusiasmo il mio lavoro con le giovanili della Dinamo. Ne sono orgoglioso». Lavora fianco a fianco con Esposito, un allenatore tra i più apprezzati in serie A: «Non è un caso. Sa instaurare un grande rapporto con tutto lo staffe gli assistenti, èun tecnico coinvolgente. La cosaparticolare è che si sente ancora molto "giocatore", con gli atleti sa trovare le parole giuste per spronare e non dice quello che, se lui fosse ancora in attività, non vorrebbe mai sentirsi dire. È un'esperienza interessante e formativa lavorare con lui». La realtà, dopo la trasferta a Larnaca, riporta Sassari di fronte a Cantù, anch'essa in serie utile: «Noi stiamo bene e siamo ottimisti: siamo cresciuti molto soprattutto dal punto divista difensivo. Abbiamo dato minutaggi livellati nelle ultime partite per dosare le f 'orze e sappiamo che a Cantù non saràper nullafacile: i nostri obiettivi sono la qualificazione alle F i-nal Eight e allungare la serie di vittorie». Perché la Dinamo Sassari è considerata universalmente un modello? «È una società efficientissima, dove gli aspetti dell'immagine e dell'organizzazione sono molto importanti, basti pensare che ci sono due persone che lavorano unicamente alla promozione sui social network. Il culmine è ovviamente la prima squadra, ma tutto funziona grazie a una suddivisione estrema del lavoro. Sembra incarnare i valori della "vecchia" Cantù, ma con un apparato amministrativ