Dragic «Pronto a giocare, sono al 90%» Dalmasson: «Zoran ci darà esperienza»
Il nuovo arrivato si presenta: «Felice di essere a Trieste e di tornare sul parquet. E poi sono vicino a casa»
Lorenzo Gatto
TRIESTE. Un papà, Eugenio Dalmasson, che ha fortemente creduto nella possibilità di portarlo a Trieste, una società che in lui si riconosce per un deciso salto di qualità non solo sul campo ma anche a livello di immagine. Presentato ieri alla stampa, Zoran Dragic è pronto a portare sul parquet tutto il carisma e l'esperienza maturata nel suo lungo girovagare tra Europa e Stati Uniti. Esordirà domani contro l'Armani, match dal fascino particolare per lui che proprio con la maglia di Milano ha esordito in Italia.
A fare gli onori di casa ha pensato Gianluca Mauro, elettrizzato per la possibilità di ammirare un campione come Dragic seduto al suo fianco. «Un'idea che ha un solo papà- racconta l'a.d. dell'Alma- Eugenio Dalmasson. Il coach ci ha parlato di lui e io che sono particolarmente sensibile a questo tipo di avventure ho detto subito proviamoci. Si è mossa l'intelligence della pallacanestro
Trieste, ci abbiamo lavorato su ed eccoci qua. Devo ammettere che sono contento, Zoran è un campione che ci meritiamo allo stesso modo in cui sono convinto che lui si merita una piazza come Trieste. Grazie al nostro presidente, Luigi Scavone, che non ha esitato a dire si».
E il coach aggiunge «Galeotta un'intervista nella quale raccontava di essere prossimo al completo recupero e di aver tanta voglia di tornare a giocare e riproporsi ad alto livello - racconta Dalmasson-. Noi eravamo sul mercato ma non avevamo trovato nulla che ci piacesse particolarmente, ci siamo mossi, è andata bene, siamo felici che Zoran sia con noi. Cosa potrà darci? Con il tempo, parlo di gare giocate e non solo di allenamenti, sono sicuro che potrà darci molto. Così come sono convinto che anche la squadra potrà dare tanto a lui. Avere un atleta di questo livello è importante nell'immediato, ma può anche essere un buon biglietto da visita per il futuro, perchè dimostra che la società può ambi-
re a giocatori di questo tipo».
Sono felice di essere a Trieste - le prime parole di Dragic - e di poter tornare finalmente a giocare: spero di poterlo fare esordendo nella maniera migliore possibile. Quello che posso garantire è la mia esperienza, attualmente sono al novanta per cento ma conto di essere presto al massimo. Datemi tempo per conoscere i compagni e capire come mettere tutti nelle migliori condizioni di rendere. Sicuramente il fatto di essere a due passi da casa è un beneficio in più: con gli amici, la famiglia e tanti tifosivicini».
Siparietto simpatico ma che, una volta di più, testimonia come l'Alma stia diventando una sorta di grande famiglia. «Stavo lavorando-conclude Mauro- mi è arrivato il messaggio di una tifosa biancorossa che sta per dare alla luce un bimbo, ma vuole ugualmente essere vicina alla squadra. Queste sono le cose che rendono meraviglioso il nostro lavoro: le metteremo a disposizione un parcheggio ed il nostro staff sanitario». Zoran Dragicassieme al coach Eugenio Dalmasson e all'ad Gianluca Mauro
LA SFIDA
Contro Milano con la maglia che ricorda James Joyce
Una maglia nera con la frase "La mia anima è a Trieste". Per celebrare l'anniversario della morte di James Joyce, lo scrittore irlandese molto legato alla nostra città e scomparso il 13 gennaio di 78 anni fa, l'Alma ha deciso di scendere in campo contro l'Arma