PALLA DI CRISTALLO GIOVANNI MARZINI BASKET TRA TRISTEZZA E STORIA A nche stamattina, come in tutti i week end, farò colazione nel più bel caffè di Opicina, a base di kranz, spremuta d'arancia e basket, con l'amico Boris Vitez che troverò puntuale dietro la cassa. Ma sarà stavolta una chiacchierata velata di tristezza, perché inevitabilmente ricorderemo un caro vecchio amico: Ben Coleman, andatosene troppo presto. Sfogliando un libro che scrissi negli anni '80, ho letto di aver inserito Ben tra i primi tre americani più spettacolari della storia del basket triestino. Per la cronaca, gli altri due erano Rich Laurei e Marvin Barnes. Oggi chiederò a Boris se è d'accordo... E sulla scia del referendum alabardato sul giocatore del secolo, giro al collega Degrassi l'idea di promuoverne appunto un altro dedicato al basket : con i top 12, il miglior starting five, il miglior quintetto ali italian e , perché no?, anche ali triestin del nostro basket moderno. Abbiamo un anno di tempo: l'anno prossimo soffie-remo infatti sulle candeline per i 40 anni del nostro basket moderno, col primo vero ritorno nella massima serie della PallTrieste targata Hurlingham (febbraio 1980)! Credo possa essere un'idea che i nostri lettori gradirebbero. E in una di quelle classifiche Ben ci entrerebbe di diritto... A proposito di classifiche, mi son piaciute le parole di Mirko Gubellini, dopo il suo trionfo come alabardato del secolo. E concordo con lui : il mio podio sarebbe stato Rocco, De Falco, Gubellini. Ma comprendo di essere di un'altra generazione. Chi ha cliccato Mirko, potrebbe essere mio figlio! La Palla reclama nel frattempo il suo spicchio di celebrità e mi ricorda che (a proposito di storia) domani c'è appunto un match storico, col ritorno delle "scarpette rosse" sul legno di casa nostra. E anche se il pronostico va tutto nel verso che immaginate, la sfera di cristallo prevede una grande e orgogliosa partita di Trieste. D'altro canto, se il traguardo finale della società - come abbiamo letto - si chiama Eurolega, da qualche parte dovremo pur iniziare. Ed una Milano alla terza partita in cinque giorni, dopo le fatiche con Barcellona e Monaco, non è preda impossibile da azzannare... Anche perché il signor Zoran Dragic qualche consiglio pare capace di dispensarlo ai suoi nuovi