Alma, un pienone sognando l'impresa di battere Milano
Alle 18.30 l'assalto alla corazzata Armani. Dalmasson: «Sarà una grande festa dello sport». Debutta Dragic
Roberto Degrassi
TRIESTE. La partita più attesa. Quella che, se la vinci, vale una stagione intera perchè non c'è in Italia un'avversaria forte come Milano, non esiste nessun successo che regali più prestigio. E Trieste lo sa. Un sold out nel giro di una manciata di ore dall'apertura delle casse è la più eclatante della conferme. Alle 18.30 all'Allianz Dome per oltre ornila sarà come aprire un libro di storia. Con una gran voglia di riempire una nuova, pagina, bianca.
L'Armani Exchange arriva a Trieste reduce da due stop europei. Manella Anostrana questo conta poco o nulla: pazzesca la qualità del roster a disposizione di Pianigiani, dove tutti sono potenziali match-winner.
Non si sa ancora chi tra gli stranieri verrà lasciato a bordo campo ma in casa Alma non è un problema da averci perso il sonno. Chiunque giochi è forte, inutile girarci attorno.
Trieste si affaccia alla sfida più esaltante dell'anno con un innesto in più. Zo-ran Dragic, con l'Olimpia due anni fa, è il botto per far fare all'Alma un salto di qualità. Due stagioni condizio-
nate dagli infortuni reclamano prudenza nelle aspettative ma lo stesso sloveno ha autorizzato sorrisi e ambizioni: «Sono al 90%».
Eugenio Dalmasson, si sa, ha una radicata allergia alle dichiarazioni troppo ottimistiche. Per vedere il miglior Dragic mette in preventivo alcune partite ma...«Ma sono sicuro che già contro Milano saprà essere utile. Si è presentato in
forma, fisicamente ben allenato, un eccellente professionista. Alza la nostra qualità, ha un'eccellente lettura del gioco e grande capacità di passaggio. In attacco non è un finalizzatore ma si fa sentire. Sono molto fiducioso sul suo impatto».
Con l'arrivo di Dragic, si completa l'organico bianco-rosso. Squadra in salute. Le motivazioni non mancano. Da dove cominciare? La possibilità di conquistare il pass per le Final Eight di Coppa Italia? Regalare una gioia al popolo del pienone? L'orgoglio di riuscire a fermare gli imbattibili (o quasi)? Vendicare una storia che ha visto prima giocatori e poi una squadra intera - la Stefanel di un patron scontento per un Palasport che non arrivava ma in realtà anche interessato ad avvicinarsi a Piazza Affari - la-
sciare Trieste per prendere la strada di Milano per farla grande? Dalmasson shakera gli stimoli. «In una partita così non c'è nemmeno bisogno di darsi la carica. Sono sicuro che tutti i miei giocatori sono perfettamente consapevoli di chi ci troveremo di fronte. Ci confrontiamo con una squadra di Eu-rolega, contro la quale non si può mai abbassare l'intensità. Non dobbiamo preoccuparci di chi sarà in campo per Milano ma di come giocheremo noi. L'Armani è abituata a reggere gli stress degli impegni europei e quindi non aspettatevi flessioni. C'è una considerazione che sono pronto a sottoscrivere in largo anticipo: sarà una grande partita, uno splendido momento di sport. Gustiamocelo».
I due quintetti iniziali sono inevitabilmente un rebus. Milano deve decidere chi lasciare fuori e sarà interessante come Pianigiani gestirà il turn-over. L'Alma deve inserire Dragic nel contesto agonistico dopo cinque giorni di allenamenti. Potrebbe decidere di calarlo subito nella partita per lanciare un segnale agli avversari oppure partire come nelle ultime settimane con Strautins nello starting five, benché il lettone sia forse ancora acerbo per un confronto a questo livello. Sensazioni della vigilia: questo è il genere di con-
fronto nel quale potrebbe esaltarsi Hrvoje Peric. Osservato speciale dalle squadre avversarie finora, potrebbe ora godere di meno
pressione. Già, perchè adesso gli altri avranno anche un certo Dragic da temere....
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LA PARTITISSIMA
ALMA TRIESTE
PANCHINA
0 CORONICA
4 FERNANDEZ
12 STRAUTINS
18 CAVALI ERO
20 DAROS
24 KNOX
55 CITTADINI
ALLENATORE
DALMASSON
ALLIANZ DOME, ORE 18.30
11 WRIGHT I 22 SANDERS 30 DRAGIC
2 PERIC 42 MOSLEY
O
2 00
5 32
7
JAMES
DELLA VALLE MIC0V B