BASKET
DOMENICO LATAGLITA
Fiat, ora la cessione
serve a salvare la squadra dal baratro
La Fiat sprofonda Per ripartire serve la svolta societaria
A Pesaro un ko che azzera i piccoli passi della settimana Al disastro in campo si uniscono le incertezze sulle casse
DOMENICO LATAGLIATA
Ci vuole talento per riuscire a farsi male in maniera sempre differente. E la Fiat ce l'ha, a tutti i livelli. Così, dopo essersi ficcata in una situazione molto discutibile tra scelte arzigogolate di mercato, un allenatore come Brown con zero esperienza europea e 0 successivo cambio di guida tecnica, litigi tra proprietà e giocatori, trattative di cessione delle quote e via di questo passo, ieri è andata in scena l'ennesima giornata assurda di una stagione che rischia di finire malissimo. A Pesaro, Torino ha ceduto dopo un supplementare (102-98)
sprecando la più ghiotta delle occasioni per fare un deciso passo avanti verso la salvezza. «Avevamo chiesto di commettere fallo - spiega con un filo di voce coach Galbiati - ma Artis ha accelerato le operazioni ed è finito in un raddoppio. A quel punto abbiamo avuto paura di fare fallo su un tiro da tre punti e lui ha segnato in modo incredibile, con la palla che ha battuto sul ferro ed è poi terminata nella re tina dopo una parabola altissima».
Prima della conclusione del 25enne di Oakland, la Fiat era avanti di 3 punti grazie ai liberi del Wilson più positivo
visto in stagione: con 10" sul cronometro, sarebbe bastato mandare in lunetta un pesarese e 'giocare' poi con il cronometro. Invece, come non detto: «Un errore così non puoi permetterti di commetterlo», è l'amara analisi del coach lombardo. Chiamato a leccarsi le ferite e ad andare oltre la quarta sconfitta di fila di una squadra che si smarrisce sempre nei momenti decisivi: «Nel supplementare Pesaro ha avuto più energia di noi». Rimontando anche in quella circostanza, visto che i gialloblù sono stati avanti di 4 lunghezze fallendo in almeno altrettante occasioni il possesso del +6 che avrebbe quasi certamente ammazzato il match.
«In tutta la stagione abbiamo perso una miriade di partite con uno scarto inferiore ai 5 punti o dopo un supplementare: ci manca sempre poco per poter gioire». Carenza di lucidità e di leadership, inesperienza a giocare per vincere, giocatori 'molli' perché non abituati alla durezza del basket europeo: nell'ana-
lisi dell 'undicesima sconfitta (su 15 partite) in campionato (più le 10 su 10 di Eurocup), ci sta tutto e il contrario di tutto. Restano poi una classifica drammatica, 1 e voci sul possibile arrivo di Pillastrini in panchina (ma prima bisognerebbe pagare il BAT di Patterson: fatto quello, potrebbe arrivare anche il lettone Ojars Silins, ex Trieste), l'ennesimo striscione di con-
testazione nei confronti della proprietà («Basta Forni») e uno scenario indefinito per il futuro: nei prossimi giorni proseguiranno i contatti con il Gruppo Leonis il quale - in attesa di acquistare la società - potrebbe intanto garantire una sponsorizzazione utile a fa re sparire i patemi legati all'attuale situazione delle casse gialloblù.
©
Li-, N'..l;l'AI..:uUl.ilHI~ÌIH.Li- .Oil
LE PAGELLE
EH MOORE
Inizia sparando fuochi d'artificio, da bravo ex: gioca una partita di sostanza e sufficiente lucidità in attacco, ma ha la colpa (enorme) di perdersi Artis all'ultimo secondo dei tempi regolamentari permettendo al connazionale di trovare la tripla dell'incredibile pareggio.
0 CARR
Solito difetto: tiene la palla troppo ferma in attacco, sentendosi Jordan. E nel supplementare vuole ergersi a salvatore della patria tirando tutto quello che gli passa per le mani.
EH HOBSON
Utilizzato anche come costruttore di gioco per liberare' Moore, fa il suo: non vede però il canestro da dietro l'arco (0/4).
Q WILSON
Una tripla in transizione nel primo quarto, due di fila nel secondo più altre giocate interessanti: con un atteggiamento finalmente concreto, mette insieme la miglior prova stagionale.
0 MCADOO
Torna in quintetto e gioca 32': segna poco ma raccatta 9 rimbalzi, anche se patisce esageratamente Mockevicius (21 rimbalzi, di cui addirittura 10 offensivi) e perde 6 palloni.
EH POETA
Segna una tripla provvidenziale quando Pesaro rischia di scappare nel corso del terzo quarto, cui fa seguire un'altra conclusione dalla lunga che proietta Torino al *1. Dà tutto quello che ha.
0 CUSIN
Spreca banalmente nel supplementare, il possesso del possibile +6: errore che pesa.
! 0 P0R1ANNESE
I Dà una mano nel secondo quarto, \ anche se commette in fretta tre falli
EH JAITEH
Qualche problema a un ginocchio, quattro minuti nel secondo periodo con due errori dalla lunetta. E basta.
D.LAT.
PESARO
FIAT TORINO
102] 98
PESARO Mccree 28, Artis 20, Blackmon 33, Mockeviciuc 9, Monaldi, Ancellotti, Zanotti 8,
Murray 4. Ali: Boniciolli
FIAT TORINO Cusin 10, Wilson 23, Carr 11, Hobson B, Moore 30, Portannese 3, Jaiteh 2, McAdoo 4, Poeta 9 Ali: Galbiati
Parziali: 2B-2B, 15-25,26-18,19-19,16-12.
Arbitri: Paternicò, Baldini, Pepponi.
Note: Pesaro: da due 20/51, da tre 14/2B, liberi
20/27. Torino: da due 19/37, da tre 14/30, liberi
18/22.
1. Una spettacolare entrata a canestro di Peppe Poeta che ieri ha superato i 500 punti in serie A.
2. Moore in azione a Pesaro, il numero 23 della Fiat ieri ha giocato una delle sue migliori partite
3. Galbiati deve lottare sempre prima per riprendersi la panchina, ora per difenderla dall'esonero. T