Ehi ragazzi, anche a Pesaro si può fare Per diventare una Cantù settebellezze Basket serie A. Alle 17.30 in trasferta la San Bernardo punta al settimo successo consecutivo Pur disponendo di giocatori di talento, la VL di Boniciolli è in striscia negativa da cinque partite FABIO CAVAGNA CANTÙ Un girone fa, alla vigilia di Cantù-Pesaro, l'àllora patron DmitiyGerasimenkoannunciava ilproprio disimpegno dichiarando in venditalasocietà. Uno scossone che di certo segnò il destino di quella sfida che la Red October che fu puntualmente perse (87-90) a Desio. Era la terza di quelle che sarebbero diventate otto sconfitte consecutive. Un girone più inlà, oggi appunto, pare cambiato il mondo in prossimità di Pesaro-Cantù (alle 17.30 alla Viti-frigo Arena dove dirigeranno Sahin, Grigioni, Vita). Intanto perché il proprietario russo è ormai solo un ricordo - anche se a questo punto da parte dei nuovi "titolali" parrebbe ormai doveroso designare finalmente un nuovo presidente nonché definire consiglio d'amministrazione e organigramma societario - e poi perché la squadra che da biancoblù si è tinta dibiancoverde non conosce battute d'arresto daben sei turni. Unica imbattuta nel ritorno Nel pomeriggio, dunque,l'Acqua San Bernardo - unicaformazione imbattuta nel girone di ritorno -puntaastrappai'elasettima affermazione consecutiva. Circostanza - chi lo desidera è autorizzato a nonfar vedere dove mette le mani.. - che non si materializza da qualcosa come 16 anni. Occorre infatti risalire alla stagione 2002-2003perimbattersiinuna striscia del genere. EralaOregon Sdentine dei "Fab Four" allenata daPino Sacripanti che chiuse al terzo posto laregular seasone che tral'un-dicesima giornata d'andata e la terzadi ritorno (il campionato era al8 squadre) accumulò labellezza di 10 vittorie, avvicinando la striscia più lunga di sempre (12) in serie A risalente all'annata 1974-75 sotto le insegne Forst Aproposito di strisce, ma questa volta in negativo, la Vuelle non toccapallada cinque gare e su queste tema è pure recidivapoiché in due momenti differenti della stagione ha recitato dapprima con quattro e poi con sei ko uno dietro l'altro. Rovesci che avevano indotto la società a mostrare la porta d'uscita all'allenatore Cedro Galli favorendo l'ingresso di Matteo Boniciolli, uno che sul palcoscenico della massima serie non si esibiva ormai da otto anni. Certo non è squadra povera di talento quella che ha trale mani il coach triestino, a cominciare da quello dispensato da un paio di elementi quali James Blackmon edErikMcCree, rispettivamente top scorer (con 20.7 punti abotta) e vice capocannoniere (19.6) del campionato. E in magliabianco-rossa si rinviene anche il miglior rimbalzista(ll.l) della serieA vale a dire Egidijus Mockevicius. I tre - nell'ordine guardia, ala forte e centro - compongono il quintetto unitamente al play DominicArtis (12.4 punti, 4.3 rimbalzi e 3.8 assist di media in 31') e all'ala Lamond Murray (9 punti e 4.4 rimbalzi). Da sesto uomo funge l'ultimo arrivato in riva all'Adriatico, vale a dire la "combo" Mark Lyons che si è aggregato alla compagnia soltanto nelle ultime due usci te. Dalla panchina quelli che escono con più frequenza - oltre ovviamente aLyons-sono ilplay Diego Monal-di (17' di media), l'ala Simone Za-notti il cui minutaggio ha beneficiato dell'arrivo del nuovo coach tanto che quest'ultimo gli sta rita-gliandouno spazio da 20' apartita (prima erano solo 7) e spesso lo fa partire nei cinque. E poi c'è il lungo Andrea Ancelotti. Tutto un altro Gaines Una curiosità: dopo quattro anni tornaaPesaro, seppur da avversario, quel Frank Gaines che da quelli parti era stato ribattezzato "sdeng"perviadelfattochealpo-sto di far canestro, si limitava a prenderedeigranferriconipropri tiri. Del resto nelle sei presenze a referto si palesò conil 38.5% da 2, Ì119%da3eil62.5%dallalunetta, racimolando 6.2 punti a partita. Ebbene, lo sgamato pubblico marchigiano dovrebbe essere destinato ad ammirare tutf altro giocatore e non soltanto perché l'esterno canturino v