BASKET SERIE A SITUAZIONE SEMPRE PIÙ CRITICA MANCANO RABBIA E ORGOGLIO LA SQUADRA È AN DATA ALLA DERIVA SENZA MAI PROVARE UNA REAZIONE E AFFONDANDO SENZA DIGNITÀ PERDONO LE AVVERSARIE TUTTE LE TRE RIVALI DIRETTE NELLA CORSA ALLA SALVEZZA SONO STATE SCONFITTE IN CASA Grissin Bon, un'altra figuraccia Ottava sconfitta consecutiva dopo una gara tutta in salita: nella ripresa parziale di 48-28 Sidigas G rissi n Bon SIDIGAS AVELLINO: Hai per 13 (3/5, 2/6), Sykes 29 (7/13, 3/7), Campo-grande (0/1 da 3), Green 17 (2/3, 3/6), Ndiaye 4 (2/3); Udanoh 9 (4/7), D'Ercole (0/1, 0/1), Silins 12 (3/5, 2/4), Spizzichini 4 (2/2, 0/1), Sabatino 3 (1/1 da 3). N.E. Campani e Guari-glia. Ali. Vucinic GRISSIN BON: Dixon 18 (2/6, 2/4), Alien 8 (3/4,0/7), Candì 2(1/2), Gaspar-do 13 (2/6, 2/4), Cervi 5 (2/8); Mussi-ni 9 (2/9, 1/3) Ortner 2 (1/5), Llom-part 2 (1/2, 0/1), De Vico (0/1 da 3). N.E. Vigori, Aguilar, Dellosto. Ali. Pil-lastrini Arbitri: Biggi, Bartoli e Boninsegna NOTE - Parziali tempi 24-17, 43-31, 72-46. Tiri liberi: Sidigas 12/14, Grissin Bon 8/11. Rimbalzi: 44-36 per Avellino. Daniele Barilli LA TEORIA dei buchi neri. Chissà, forse dovremmo proprio studiare un po' di astrofisica per capirci qualcosa. Per capire i motivi per cui questa Grissin Bon colleziona figuracce come quella di ieri sera, arrivando all'ottava sconfitta consecutiva, senza neppure provare a reagire. E per capire come mai tutti i giocatori che arrivano a Reggio tendono in breve tempo ad im-brocchirsi terribilmente, fagocitati dai tanti, troppi, problemi del collettivo biancorosso. Ci sono stranieri che cominciano a zoppicare subito dopo le visite mediche (riusciremo a rivedere Richard prima della fine della stagione o farà la fine di Elonu e, ahinoi, temiamo pure quella di Aguilar?). Ci sono giovani promesse che sembrano avere già un radioso futuro alle spalle e non sembrano neppure preoccuparsene. E ci sono buoni giocatori che, in pochi mesi, paiono essersi trasformati in pensionati del parquet. Oltre ad atleti talmente presuntuosi da risultare a dir poco irritanti. Tutti inghiottiti da misteriosi buchi neri che stanno divorando la squadra reggiana spingendola inesorabilmente verso la retrocessione. In più non si intravede neppure la voglia di sbat- tersi e lottare. E' ovvio, allora, che tutto diventa estremamente complicato. E, al contempo, estremamente deprimente. Perché vedere una squadra così sfilacciata, fa davvero male, malissimo, al cuore. Una squadra, se così vogliamo definirla, che subisce 91 punti ad Avellino con un parziale di 48-28 nella ripresa senza dare mai un segnale di rabbia. Di orgoglio. Di voglia di provarci. Niente di niente. Un disastro, insomma. Un disastro sanato, fortunatamente, dalle sconfitte interne delle tre rivali nella corsa-salvezza. Ma se la Grissin Bon non trova il modo di cambiare pelle in pochi giorni, temiamo che il suo destino sia davvero segnato. I BUCHI neri biancorossi ad Avellino si manifestavano fin dalle prime schermaglie. Perché la Grissin Bon cominciava a rincorrere la partita, dimostrando di non avere mai le idee lucidissime, già dalla prima palla. La Sidigas si sedeva al volante della partita e Reggio era lì dietro, ad inseguire. L'unica illusione, i reggiani, la regalavano con un break di 7-0 che portava la Grissin Bon al comando del match (14-15). Un momento intenso e brevissimo. Perché subito dopo la Sidigas ripartiva a testa bassa chiudendo il primo quarto con un break di 10-2 (24-17) figlio di uno dei tanti buchi neri della squadra di Pillastrini. Un divario che la compagine reggiana cercava di limare prima dell'intervallo (34-31) ma, ancora una volta, i biancorossi si infilavano in un buco nero lungo poco più di tre minuti che permetteva agli irpini di confezionare un altro break di 9-0 e di tornare negli spogliatoi, a metà gara, a più 12 (43-31) e in totale controllo. Nelle file reggiane davvero poco da salvare con una difesa troppo molle, scarsa presenza a rimbalzo (24-17 per i locali) e, soprattutto, un terribile 1/10 da 3 punti che pesava non poco sulla bilancia del match considerando anche il 6/13 dal perimetro per i padroni di casa. In più anche un infortunio ad una mano per Candì come amaris-sima ciliegina sulla velenosa torta reggiana. Un disastro, insomma. UN DISASTRO che si ampliava e completava in una ripresa a senso unico e di cui un po' tutti, all'interno della Grissin Bon, dovrebbero vergognarsi. Perché il buco nero dentro il quale viaggiava la compagine reggiana durava tutti i 20 minuti del secondo tempo. Con un terzo quarto da 29-15 che chiudeva definitivamente il match (72-46 al 30°) sigillando, nel peggiore dei modi, l'ottava sconfitta consecutiva. Mamma mia, che brutta partita. E che amarezza. Una Grissin Bon così indecente non la ricordavamo da anni. Riusciranno i nostri prodi eroi a trovare un briciolo di orgoglio nelle ultime otto gare? O viaggeremo fino a maggio dentro questo buco nero? © RIPRODUZIONE RISERVATA Richard e Candì fermi: oggi i verdetti CADONO chicchi di grandine daii cieli biancorossi, e non solo per una situazione di classifica e di inerzia stagionale sempre più grave. L'assenza contro la Sidigas di Patrick Richard non è infetti dovuta all'infotunio muscolare che aveva accusato già nel corso del suo esordio nella sfida con Varese, ma ad un nuovo problema apparso proprio ad Avellino. Dall'infortunio al polpaccio l'americano sembrava infetti guarito ed era pronto a dare il suo contributo contro la truppa di Vu-cinic; ma nel corso dell'allenamento di sabato in Irpinia si è fermato per una forte fitta alla schiena: il classico colpo della strega, per intenderci. Che lo ha reso inabile a scendere in campo ieri. Per approfondire la questione tra stasera e martedì sarà sottoposto ad esami strumentali. Esami a cui si sottoporrà anche Leonardo Candì, che in avvio del secondo quarto con Avellino, in seguito a una caduta,