Il Toto Caimi a Vighizzolo: la concessione è in scadenza e va comunque messo a norma, ma andrebbe bene per gli allenamenti delle squadre che rimarranno orfane del Parini Volley e basket senza palazzetto Spunta l'ipotesi del Toto Caimi Cantù. Per Libertas e Pgc uno spiraglio per gli allenamenti in vista della chiusura del Parini L'assessore Cattini: «Il centro di Vighizzolo è un'alternativa valida ma va messo a norma» CANTÙ SILVIA CATTANEO L'amministrazione è al lavoro per cercare di trovare una soluzione al vero e proprio caso che si è creato in città a causa della chiusura per lavori di riqualificazione del Parini, in giugno, e a brevissimo sono attese novità. Si sono contattati i Comuni vicini, per trovare ospitalità in altre strutture, e si è aperto un dialogo con Como, che ha ottenuto in gestione il Palasampietro di Casnate con Bernate, che Pool Libertas Cantù e Progetto Giovani Cantù avrebbero voluto per risolvere Natalia Cattini Assessore la loro emergenza, con 500 atleti per i quali reperire una sistemazione alternativa al Parini. «Stiamo lavorando per trovare una soluzione che possa garantire tutte le esigente - conferma il vicesindaco Alice Gal-biati - e conto che davvero prestissimo si possano avere novità». Ma di palestra ce n'è una anche in città che potrebbe offrire un'alternativa interessante, la palestra del Toto Cai-mi di Vighizzolo, dove si allena anche la Pallacanestro Cantù. Struttura che dal 2001 non ha mai avuto il certificato antincendi, per questo può ospitare non più di 99 persone, invece di 220. Oggi la gestione è di Btf 92 Cantù e Pattinatori Mobili, attualmente in proroga visto che l'affidamento è scaduto. Il che significa che dovrà venire bandita una nuova gara. Tempi ristretti, dato che anche la stessa amministrazione è in scadenza, con il voto il 26 maggio. La proposta Nei mesi scorsi il Comune ha dato mandato ai tecnici di censire le opere da svolgere in tutti gli impianti sportivi di Cantù: «Gli uffici - conferma l'assessore al Patrimonio Natalia Cattini - hanno ultimato il controllo sulle opere necessarie. A questo punto valuteremo come dispor- re il bando per affidare la gestione della struttura, e quindi decidere se eseguire in parte le opere necessarie per ottenere la certificazione antincendi o metterle in capo al concessionario, come spesso accade». L'agibilità, insomma, richiederà ancora qualche tempo. Ma anche lo stesso Palasampietro, ritenuto soluzione ottimale dalle società, dice Cattini, è nella stessa situazione, «perché il Co- I «Valutiamo le opere da fare per ottenere la certificazione antincendio» mune di Casnate, comunque, per portare la capienza a 2mila posti deve eseguire dei lavori che, ci hanno detto, verranno ultimati per la fine dell'anno». Intanto, però, 500 famiglie si domandano dove i propri figli potranno continuare a fare sport. Corsa contro il tempo «Lo sappiamo - replica - e sappiamo perfettamente quale sia il valore sociale del lavoro delle società sportive, per questo stiamo cercando una soluzione. Ma ci sono oggettive criticità tecniche». «E poi le società in città sono molte: se avessimo deliberato oltre lOOmila euro per l'affitto del Palasampietro anche tutte le altre potrebbero muoverci, a ragione, simili richieste». Casnate off li mits Palasampietro affidato ai comaschi L'intesa con il capoluogo Il palazzettodi Casnate con Berna-te (nella foto), secondo Libertas Cantù e Progetto Giovani Cantù, sarebbe stato la soluzione migliore per questo anno in cui il canturino Parini, da giugno un poi, non sarà disponibile. Le società avevano presentato in municipio una proposta per affittare il Palasampietro di Casnate con Bernate, dicendosi pronte a pagare due annualità su tre, garantendo una fideiussione, quindi il Comune di Cantù avrebbe dovuto stanziare circa 80/90 mila euro. Ma il Comune non si è candidato per la gestione e l'impianto è stato dato in concessione al Comune di Como per altri tre anni. L'ipotesi circolata, che attraverso il dialogo con palazzo Cernezzi possano venire recuperate ore di utilizzo dell'impianto per le due società canturine. Il cantiere canturino Per finanziare i lavori di riqualificazione del palazzetto Parini il Comune, con l'amministrazione Biz-zozero, aveva presentato un progetto del valore di 1 milione e 600mila euro, aggiudicandosi un bando regionale che ha attribuito fondi europei per oltre un milione. La ristrutturazione sarà totale: si procederà con la coibentazione di pavimenti, serramenti, pareti e copertura; la sostituzione dell'im-piantodiriscaldamentoe l'installazione di impianto solare fotovoltaico e termico. La storia del palazzetto Parini è legata indissolubilmente a quella della Pallacanestro Cantù, poiché prima ancora che fosse costruita una strutturacoper-ta già esisteva un campo da basket. Nel 1956, su invito della federazione, il campo venne coperto con una strut